Da sabato 6 giugno, il decreto scuola è legge. Cosa cambia per il concorso docenti?
Precari, test a risposta aperta. No alle crocette.
Supplenze più veloce l’assegnazione: le graduatorie diventano digitali e passano agli Uffici scolastici regionali e provinciali
Leggi il comunicato sul sito del MIUR riguardo il Decreto Scuola: https://www.miur.gov.it/web/guest/-/il-decreto-scuola-e-legge-approvato-in-via-definitiva-alla-camera
Come hanno accolto i siti specializzati e più autorevoli il varo da parte del Parlamento, alla vigilia della chiusura dell’anno scolastico, le norme definitive del Decreto Scuola, ora legge 41/2020 dello Stato Italiano?
Molto viene confermato ma molto cambia. Per alcune novità ci sarà tempo fino a settembre, forse, sulla base dell’andamento del virus, anche per cambiare ancora; per altre, la rivoluzione è in una riga: “La prova scritta è articolata in quesiti a risposta aperta”. I candidati al concorso straordinario dovranno superare con almeno il punteggio di sette decimi un test con risposte aperte. Cambia anche la competenza sulle supplenze che passano agli Uffici scolastici e saranno assegnate più velocemente.
La legge interviene su aspetti molto eterogenei: dal contestato plexigas tra i banchi delle aule all’edilizia scolastica. Ecco una panoramica di come la legge 41 è stata accolta.
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