• Graduatorie provinciali: nuovi criteri per la valutazione dei titoli. Chi ci guadagna e chi ci perde.
Le novità sono molte, anche rispetto alla bozza, divulgata poco prima dell’ordinanza ministeriale. Tra i successi insperati della trattativa la rivalutazione dei master, che da 0,5 possono tornare a valere 1. Nella reformatio in peius, la prescrizione del 24 CFU anche per gli Itp, che tuttavia non sono obbligatori per il concorso, con un trattamento a due canali poco comprensibile, le valutazioni dei titoli culturali, che seppure scampati alla cancellazioni, saranno penalizzati dai punteggi retroattivi.
• Citatissimo nei commenti, specie di fonte sindacale, come stravagante il riconoscimento del servizio per concerti a patto che l’esibizione rientri tra quelle finanziate dal Fondo uno per lo spettacolo o se si è tenuta fuori dai confini nazionali. Altrettante perplessità sono sorte sulla finestra strettissima per presentare domanda, la cui apertura, ad oggi, non ha ancora una data.
• Tra le note positive la valorizzazione in termini di punteggio del servizio aspecifico, non previsto nella bozza, un premio importante (9 punti) per la specializzazione e la L2, che anche in futuro si candida ad essere un super titolo. I 6 punti a rischio del diploma magistrale escono indenni dalla trattativa, l’accesso per gli studenti del terzo anno di Scienze della Formazione con tirocinio già svolto, la dimensione provinciale che insieme all’informatizzazione del calcolo dei punteggi accelera il sistema ed esonera le segreterie delle scuola da questa incombenza.
Inoltre entrano nelle valutazioni anche i contratti atipici, non da lavoro dipendente, per l’intero periodo del servizio, se stipulati nelle scuole paritarie o nei centri di formazione professionale, purchè non sia anteriore al 2000. Valutabili anche il servizio di leva ed il servizio civile.
Al link tratto dal sito della CGIL ordinanza e allegati.
http://www.flcgil.it/…/ordinanza-ministeriale-60-del-10-lug…