Sei creativo e hai molta pazienza? Ti piacciono le attività didattiche, ma anche quelle ludiche? Ma soprattutto: adori i bambini? Se hai risposto “sì” a tutti e tre i quesiti allora fermati un attimo, te ne facciamo un quarto: “Hai mai pensato di fare la maestra (o il maestro) d’asilo?” Parliamo al femminile per l’unico motivo che la maggior parte di chi decide di percorrere questo percorso formativo spesso è donna, come dimostrano anche i dati del concorso ordinario, di cui si attendono le date: il 96% dei 76,757 candidati è donna (solo il 4% è uomo), una tendenza, però, che per il Ministro Azzolina “va invertita”. Lavorare in un asilo o in una classe delle scuole elementari non è a portata di tutti: per prima cosa, oltre a una giusta formazione, serve anche… “vocazione”. Eh sì perchè ci sono molti sbocchi lavorativi nel settore, ma quello della maestra è un lavoro a stretto contatto con i bambini, spesso molto piccoli, in una fase delicata della loro crescita e del loro sviluppo intellettivo. Per questo motivo, se non avete questa “vocazione”, chiudete questo articolo ed apritene un altro, ci sono tantissime offerte formative e sicuramente troverete quella più adatta a voi.
Prima di vedere qual è il percorso formativo da intrapprendere, specifichiamo che per “maestra” si identica quella figura professionale che prepara e forma i nostri figli nei primi mesi di vita, fino agli 11 anni.
Dobbiamo differenziare tre tipi di maestra: degli asili nido, della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. La prima accudisce i nostri figli dalla nascita ai 3 anni circa. La seconda li seguirà dai 3 anni fino ai 5/6, ovvero finchè non entreranno alle scuole elementari dove incontreranno l’altra “maestra” che li accompagnerà fino all’ingresso nella scuola secondaria. Alla maestra dell’Infanzia spetta il compito dello sviluppo psicomotorio dei bambini, favorirà il gioco dal punto di vista educativo e svilupperà le giornate con attività ludiche con le quali permetterà ai piccoli allievi di raggiungere gli obiettivi prefissati. Nella scuola Primaria l’insegnante contribuisce alla socializzazione, insegna le regole della convivenza favorendo l’inclusione e l’integrazione di tutti gli studenti e, non secondario, si occupa dell’alfabetizzazione.
Come si fa a diventare maestra?
Un tempo era sufficiente conseguire un diploma in un istituto magistrale. Oggi, invece, occorre la laurea: bisogna iscriversi alla facoltà di Scienze della Formazione Primaria, un percorso quinquennale, con indirizzo “Infanzia” o “Primaria”, oppure la più moderna Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM_85bis): anche questa dura cinque anni, ma permette di conseguire un titolo dal valore abilitante per l’insegnamento sia nella scuola dell’ìInfanzia che nella Primaria.
I Diplomi di maturità che danno accesso alla professione di insegnante del primo ciclo di istruzione sono quelli conseguiti fino all’a.s. 2001-2002: il diploma di Istituto Magistrale della durata di 4 anni o il diploma di Scuola Magistrale abilitante al grado preparatorio, della durata di 3 anni (solo per la scuola di infanzia). Sono validi anche i percorsi sperimentali come il diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico o il diploma Magistrale sperimentale ad indirizzo Linguistico di durata quinquennale. (DM del 10 marzo 1997).
Dopo la Laurea l’aspirante maestra dovrà partecipare ad un tirocinio nel corso del quale metteranno in pratica, con il supporto delle altre insegnanti, la teoria appresa nel corso di studi.
Chi sogna di insegnare in un asilo nido, invece, deve iscriversi al corso di Laurea in Scienze dell’Educazione, anche questa quinquennale e con tirocinio finale, che permette sì di lavorare con i bambini molto piccoli, ma anche con disabili ed anziani.
Gli insegnanti di Scuola Primaria sono molto richiesti, soprattutto nelle Regioni del Nord Italia dove spesso i dirigenti scolastici, avendo le graduatorie esaurite, devono convocare le maestre tramite Mad (Messa a Disposizione)
In media gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia svolgono 25 ore di lezione settimanali, di cui 24 ore frontali e una di programmazione. Gli insegnanti della Scuola Primaria, invece, svolgono 24 ore di lezione a settimana, di cui 22 ore frontali e due di programmazione settimanali.
Lo stipendio di una maestra, in media, si aggira attorno ai 1200 euro al mese. E’ noto che gli stipendi di un insegnante in Italia è inferiore a quello dei colleghi europei: la maestra, inoltre, ha uno stipendio inferiore di quello di un insegnante delle scuole secondarie. Non è un mestiere che arricchisce economicamente, ma se fatto con vera passione arricchisce molto umanamente.
Mirna Ventanni