Fonte: Tecnica della Scuola – 2 ottobre 2020
Per le categorie di lavoratori che si ritrovano a essere esposti a rischi per la loro salute a causa della loro attività è riconosciuta l’indennità di rischio. Invece per i docenti, pur trovandosi a contatto con tantissimi studenti ed essendo quindi sottoposti al contagio da Covid, non è prevista alcuna indennità di rischio.
Nel caso degli Operatori Sanitari, per esempio, è prevista una maggiorazione di stipendio. In tante regioni, come la Toscana, i lavoratori della sanità godono di un bonus giornaliero che può variare dai 20 ai 45 euro, riconosciuto quale indennità di rischio di contagio. In concreto il lavoratore si ritrova dall’inizio dell’emergenza sanitaria con una integrazione di stipendio, che può andare dalle 600 ai 1300 euro al mese. Per i docenti l’indennità di rischio non è riconosciuta, anche se il pericolo di contrarre il Coronavirus è molto elevato. Pur di fronte all’aumento dei casi di positività nella scuola la Ministra Azzolina non ha provveduto a un tavolo di confronto con i sindacati per valutare la possibilità di introdurre per i docenti l’indennità di rischio giornaliera, come è previsto appunto nel settore sanitario.
Lucio Ficara