“1997: fuga da New York” è il titolo di un famoso film di fantascienza. Basta cambiare l’anno per renderlo calzante per il film che si sta sviluppando sotto gli occhi di segue le vicende del mondo della scuola. Si tratta di sostituire a New York la parolina “concorso” e il titolo calzerebbe a pennello per una pellicola che, purtroppo, si annuncerebbe profetica. È una vera e propria fuga dal concorso, infatti, quella a cui iniziamo ad assistere a poche settimane dal via alle prove. Come si inizia a ironizzare negli organi di informazione e in rete, le preoccupazioni per la necessità di garantire il distanziamento alla fine verranno meno, non perché si saranno trovate soluzioni miracolose ma per… la mancanza di candidati da distanziare. Uno scenario esagerato? Non sembra proprio, stando ai numeri del concorso per gli insegnanti di sostegno. Sapete quante domande sono state presentate, a fronte di oltre cinquemila posti? Appena 2.745, giusto giusto la metà di quelli in palio. La situazione più critica è quella della regione Lombardia. I numeri fanno paura: appena 361 domande, per 1680 cattedre da coprire. Il quadro è da incubo per le scuole medie: soltanto 261 domande per 1.259 posti. E che dire del Piemonte, dove i candidati sono un decimo dei posti da coprire? Se la situazione è meno preoccupante nelle regioni del centro Italia, nel Meridione i numeri descrivono un quadro drammatico. È presto per valutare l’esito del concorso straordinario rispetto alla copertura delle 32.000 cattedre. I candidati in teoria sarebbero il doppio ma, a incombere sulla possibilità dell’effettiva assegnazione dei posti, è il fatto che per molte classi di concorso le domande sono esigue. Da mettere in conto è quindi il discorso relativo all’effettiva partecipazione alle prove. Se l’aumento dei contagi dovesse proseguire con il trend che si sta registrando in questi giorni, la possibilità che in molti rinunceranno a presentarsi alle prove sarà reale. C’è inoltre una categoria di candidati che si vedrà preclusa la partecipazione: quella dei positivi al Covid. E qui si apre un altro fronte. Già ora i sindacati hanno dichiarato che si attiveranno per sostenere i candidati esclusi nell’azione di ricorso per una banale influenza.
Alberto Barelli