Vincolo quinquennale, “è norma distruggi-famiglia”. Granato, “garantire continuità didattica”. Fioramonti, “è stato un baratto”

Fonte: Orizzonte Scuola – 9 ottobre 2020

Il confronto tra l’ex ministro Miur Lorenzo Fioramonti, Gruppo Misto e la senatrice del Movimento 5 Stelle Bianca Laura Granato sul concorso straordinario e sul vincolo quinquennale evidenzia la divergenza di posizione. Per Fioramonti si doveva promuovere un concorso per titoli, prevedendo una prova finale unitamente a una verifica di un anno sul campo, con immissione in ruolo dal 1° settembre 2020. In pratica seguendo quanto previsto all’università.

Per Granato una tale scelta avrebbe significato dare vita a una sanatoria, come sarebbe stato un concorso per titoli.

Margherita Stimolo, presidente del Coordinamento Nazionale Docenti ha criticato il vincolo quinquennale, definito una norma “anti-famiglia o meglio distruggi famiglia”. È inaccettabile, ha sottolineato, che in nome della continuità didattica venga calpestato il diritto dei docenti di stare vicino ai propri affetti. Proprio il timore di stare lontano dalla famiglia è il motivo per il quale i docenti non hanno risposto positivamente alla call veloce “Si possono sopportare uno o due anni, – conclude Stimolo – ma un blocco di cinque anni non è tollerabile”.

Tale scelta è difesa da Granato, per la quale si tratta di assicurare la continuità didattica: “Non si può innescare il meccanismo per cui si prende il posto con la call veloce per poi lasciare il posto scoperto con un’assegnazione dopo pochissimo tempo essere stati immessi in ruolo”.

Redazione

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