Ecco come fare
Mimetizzati dietro la sigla ITP, chi sono questi insegnanti senza laurea a cui sono dedicate 32 classi di concorso?
Sono gli insegnanti tecnico-pratici, ITP, non docenti di serie B, anche se le loro classi di concorso hanno davanti questa consonante, ma docenti a tutti gli effetti con autonomia e un voto valido in pagella.
Che cosa fanno? Laboratori negli istituti tecnici e professionali.
Laboratori? Mai visti, potrebbero obiettare alcuni. Certo perché spesso non si distinguono dai docenti laureati. E dal 2024/2025 non sarà possibile neanche identificarli dal titolo perché anche gli ITP dovranno averla, magari triennale, ma laurea e coerente con la disciplina del diploma, che non sarà più sufficiente.
Quali sono i diplomi abilitanti all’insegnamento in quanto ITP? Molti, moltissimi praticamente tutti gli istituti tecnici e molti professionali rilasciano un titolo da spendere subito sul mercato della scuola. Con alcune eccezioni: ci sono ITP in esaurimento come gli analisti contabili della classe A66, che non possono più inserirsi, il liceo socio psicopedagogico è out dal 2001, il quadriennale delle magistrali potrà essere trasformato in qualifica professionale di operatori socio-pedagogico solo fino alla fine di questo anno.
Naturalmente se hai un diploma liceale sarà altamente improbabile che tu sia un ITP.
Citiamo gli ITP più frequenti e vegeti: B01 attività pratiche per non vedenti, conversazione in lingua straniera per i madrelingua, laboratori di fisica, liuteria, logistica, odontotecnica, ottica, ceramica, costruzioni aereonautiche (!), calzature, abbigliamento, moda, arredo, tecniche agrarie o chimiche, edilizia, sistemi elettrici, informatici o meccanici, servizi alberghieri, enogastronomici, di sala, comunicazioni multimediali, tecnologie del legno, del marmo, orafe, gabinetto fisioterapico, centralisti fino alla classe B32 per esercitazioni di pratica professionale, che ora èn ad esaurimento ma prima era aperta a tutti i diplomi.
Per sapere se un diploma è tecnico-pratico sarà sufficiente una ricerca su internet.
Per sapere come dal titolo passare ad una supplenza, la strada è leggermente più lunga.
E’ necessario aggiungere al diploma i 24 CFU, 4esami da 6 crediti formativi universitari su Antropologia culturale, Pedagogia, Psicologia dell’educazione, Metodologie e tecnologie didattiche.
Ma è davvero necessario? SI’ anche se non è obbligatorio.
L’episodio che fa scuola sono le GPS di agosto 2020, le nuove graduatorie. Gli ITP non avevano i 24 CFU come prerequisito per la partecipazione al concorso docenti ma questo vincolo è stato inserito a sorpresa e contro tutto lo schieramento sindacale, per l’iscrizione alle supplenze. La circostanza , sommata al fatto che la procedura delle graduatorie si è aperta il 22 luglio 2020 per chiudersi il 6 agosto, quindi 16 giorni dopo, ha scatenato la corsa al titolo e come prevedibile molti quella corsa non sono riusciti a portarla a termine, rimanendo fuori dalle nuove assegnazioni delle supplenze.
Quindi il consiglio agli ITP è di conseguirli imminentemente come imminente è valutare l’iscrizione al una Facoltà per arrivare al 2024 con una laurea in tasca. La logica suggerisce che tale titolo verrà chiesto per i nuovi inserimenti, tutelando chi è già dentro le graduatorie. Ma per i nuovi concorsi la laurea triennale diventerà prerequisito.
Quindi tutto quadra? Non proprio. Un tassello non è ancora al suo posto. Il decreto parla di laurea coerente con la disciplina del diploma ma non stabilisce tabelle di corrispondenza. Scegliere la Facoltà potrebbe quindi rivelarsi un azzardo in assenza di passaggi autorizzati da un ordine all’altro.
Se sei un ITP e non hai i 24 CFU, informati con Noidellascuola.
Le iscrizioni per l’appello on line del 4 novembre sono in scadenza.