Scuola in profondo rosso, tra Didattica a Distanza e vacanza contrattuale

Fonte: Tecnica della scuola – 6 novembre 2020

L’Italia suddivisa tra zone gialle, arancioni e rosse, Didattica a distanza al 100% in tutto il Paese per le scuole secondarie di II grado e l’estensione alla secondaria di I grado, per le classi seconde e terze, nelle zone rosse. Questa la realtà fino al 3 dicembre di una scuola italiana in profondo rosso, tra una Dad diffusa su tutto il territorio nazionale e una indennità di vacanza contrattuale entrata in vigore da ormai da qualche tempo. Le scuole secondarie di II grado stanno vivendo una situazione angosciante, dopo un’estate che ha visto impegnati Dirigenti scolastici e docenti a lavorare per rendere le scuole sicure, si è arrivati di nuovo alla didattica a distanza. Si tratta di una sconfitta che brucia moltissimo e che genera un senso di frustrazione, stessa di tantissimi docenti che, nonostante il contratto della scuola sia scaduto da due anni, non vedono le condizioni per ricevere quanto lungamente promesso dal Presidente del Consiglio Conte. A fronte di un’intesa con i sindacati per un rinnovo contrattuale a tre cifre, i docenti percepiscono circa 15 euro al mese di indennità di vacanza contrattuale, visto che il contratto scuola è scaduto il 31 dicembre 2018. La verità è che il piatto piange per il rinnovo dei contratti. I soldi messi in legge di bilancio 2021 per il rinnovo del contratto 2019-2021 del pubblico impiego non sono assolutamente sufficienti per garantire un aumento stipendiale a tre cifre anche per il comparto scuola. Attualmente sono stati stanziati circa 3,2 miliardi di euro per rinnovare tutti i contratti del pubblico impiego, ma per i sindacati ne occorrono altri due per garantire sia l’elemento perequativo che era stato introdotto nel CCNL scuola 2016-2018, sia l’aumento di tre cifre più volte promesso ai docenti della scuola. In quello che sembra essere il profondo rosso della scuola, oltre al fallimento del ritorno della scuola in presenza e dell’avvio della contrattazione per il rinnovo del CCNL scuola 2019-2021, c’è anche il blocco del concorso straordinario per il ruolo precisato dal nuovo DPCM fino al 3 dicembre 2020. Il Governo non è stato in grado di trovare l’accordo contrattuale per la Didattica Digitale Integrata e il caos cresce.

Redazione

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