Fonte: ANSA – 9 ottobre 2020
Sono 362mila gli insegnanti delle scuole statali, il 45% dei docenti, che da oggi svolgeranno la propria attività in didattica a distanza integrata in base alle direttive dell’ultimo Dpcm. Secondo i dati di Tuttoscuola ai 265mila professori delle superiori vanno aggiunti oltre 33mila docenti delle seconde e terze classi delle scuole secondarie di I grado nelle regioni della fascia rossa (Lombardia, Piemonte e Calabria) e altri 63mila insegnanti del primo ciclo e della scuola dell’infanzia bloccati in Campania dall’ordinanza del governatore De Luca. Invece in Puglia le classi del primo ciclo da domani potranno tenere le lezioni in presenza. Di conseguenza il numero degli studenti che seguiranno le lezioni da casa saranno 3 milioni e 700 mila (il 44% del totale). Tra questi 625 mila sono studenti campani dalla scuola dell’infanzia alla media, 316 mila alunni della seconda e terza media delle Regioni “rosse” (Lombardia, Piemonte e Calabria) e 3 milioni e 734 mila gli studenti delle superiori di tutto il paese. I 362 mila insegnanti impegnati nella DAD, la cui età media è di 51 anni, potranno operare da casa, anziché da scuola, previa autorizzazione del capo d’istituto, come è previsto da una nota ministeriale applicativa del recente Contratto integrativo sulla Didattica Digitale Integrata (DDI). Dei docenti 75 mila sono precari con contratto a tempo determinato. Non potendo neanche fruire della Carta del docente per acquisti Dovranno dovranno lavorare da casa con una dotazione tecnologica acquistata a proprie spese. In totale gli insegnanti in servizio, tra docenti di ruolo e supplenti annuali o fino al termine delle attività (30 giugno) sono oltre 806mila (100.171 nella scuola dell’infanzia, 257.334 nella primaria 183.505 nel I grado e, come già precisato, 265.319 nelle superiori). Circa 170 mila sono docenti con contratto a tempo determinato, e di questi circa 75 mila sono ora impegnati nella didattica a distanza. La regione con il maggior numero di insegnanti coinvolti nella DDI è la Campania (100% dei 93.539 in servizio), seguita dalle tre regioni in fascia rossa con percentuali tra il 46% e il 51% dei docenti coinvolti. Invece è la Lombardia ad avere il maggior numero di docenti in DAD, dopo la Campania: 54.719 su 120.060 in servizio. Il Lazio è la regione con la minore percentuale di docenti che si collegano in remoto con i propri studenti è il Lazio, con il 32,4%, mentre quella con il minor numero in valore assoluto è il Molise, con 1.651 docenti impegnati in remoto (pari al 36%).
Redazione