Fonte: Orizzonte scuola, 9 Novembre 2020
In questi giorni, quando si fa tragico il precipitare verso la chiusura delle scuole italiane, le scuole tornano a confrontarsi con la necessità di affidare ai propri studenti, secondo criteri prestabiliti e con condizioni chiare e ben definite, i propri PC e i Tablet, implementati, durante l’estate, da quelli acquistati con i molteplici finanziamenti (anche regionali e comunali) e PON. C’è, però, e si fa pressante, la necessità di rivedere, in alcuni casi, realizzare un “Regolamento che disciplina la concessione in comodato d’uso gratuito agli alunni dei personal computer/NB/ tablet di proprietà della scuola” durante il periodo di sospensione delle lezioni dovuto all’emergenza sanitaria in atto ed alla necessità di attivare formule di didattica integrata digitale in forma assoluta o parziale, come previsto da apposite linee Guida Nazionali (M.I. decreto n. 39 del 26/06/20), adattate alla realtà scolastica. Il tablet o il pc o il NB viene fornito, solo ed esclusivamente solo, su richiesta e secondo i criteri di assegnazione previsti dall’istituto scolastico, esclusivamente per finalità didattiche; pertanto, il suo utilizzo deve essere coerente con le richieste fatte dai docenti e in genere dalla scuola. Ogni tablet-pc-NB deve necessariamente essere riconducibile all’alunno al quale è stato assegnato tramite il contratto sottoscritto dal genitore, o dall’alunno se maggiorenne, con indicazione del relativo numero d’inventario. Discendi da qui, pertanto, il divieto di trasferire a terzi o mettere a disposizione di terzi il bene oggetto del contratto (divieto di subcomodato); in ogni caso i Comodatari e gli alunni saranno ritenuti responsabili di eventuali danneggiamenti dello stesso.
Redazione