Stretta sulle lezioni online dei prof: l’orario settimanale va garantito al 100%

Fonte: Il Sole 24 Ore – 11 novembre 2020

A distanza di soli quattro giorni dall’avvio in tutte le scuole italiane italiane della didattica a distanza al 100% arrivano i “paletti” del ministero dell’Istruzione ai quali dovranno attenersi i docenti. La disposizione principale è relativa all’obbligo di tenere lo stesso orario di lavoro settimanale previsto per l’attività in presenza. Viene inoltre precisato che con l’isolamento fiduciario si lavora (chiaramente da casa), mentre si è dispensati con la positività certificata. Viene inoltre riconosciuto il diritto alla “pausa” per gli alunni, anche in presenza di moduli orari inferiori ai 60 minuti. L’antefatto che ha portato alla promulgazione della nuova circolare è l’accordo sul contratto integrativo per la didattica digitale integrata (la cosiddetta “Ddi”, con la quale è stata  sostituita la Dad), che, dopo la firma della Cisl Scuola e dell’Anief, è stato sottoscritto anche dalla Flc Cgil. Le linee guida prevedevano un monte orario minimo di lezioni: 10 in prima elementare, 15 dalla seconda primaria alla terza media, 20 alle superiori. La nuova circolare prevede invece la precisazione che tutti i docenti debbano svolgere il loro orario settimanale completo. Il programma delle lezioni resta identico a quello previsto per la scuola in presenza. Si legge infatti nel testo «il personale docente è tenuto al rispetto del proprio orario di servizio, anche nel caso in cui siano state adottate unità orarie inferiori a 60 minuti, con gli eventuali recuperi, e alle prestazioni connesse all’esercizio della professione docente, nelle modalità previste dal Piano Ddi». In pratica, ogni docente, da un alto, «assicura le prestazioni in modalità sincrona (in diretta, ndr) al gruppo classe o a gruppi circoscritti di alunni della classe» e, dall’altro, integra tali attività in modalità asincrona» (in differita, ndr) a completamento dell’orario settimanale di servizio». L’altro chiarimento è che deve essere impiegato il registro elettronico per rilevare le presenze. I chiarimenti più attesi erano quelli relativi alla modalità di svolgimento delle lezioni a distanza. I docenti non hanno l’obbligo di recarsi a scuola: spetta al dirigente scolastico decidere caso per caso, eventualmente «autorizzando l’attività non in presenza, e garantendo che la prestazione lavorativa sia comunque erogata». Compito del dirigente sarà quello di verificare che i docenti abbiano la dotazione informatica necessaria. Molto attesa era anche la precisazione sul caso in cui si è tenuti comunque a lavorare da casa. Solo nel caso di accertata positività il docente è esonerato dall’insegnamento, mentre con la semplice quarantena o isolamento fiduciario la prestazione lavorativa va resa. La circolare ribadisce che le riunioni degli organi collegiali devono svolgersi da remoto, mentre rispetto agli alunni si ricorda che deve essere rispettato il diritto alla pausa «anche nel caso siano state adottate unità orarie inferiori a 60 minuti».

Abstract articolo di Eugenio Bruno

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