E’ atteso per i primi mesi del 2021 il nuovo bando di apertura delle graduatorie per il personale ATA (amministrativo, ausiliario e tecnico) della scuola italiana. Il bando è molto atteso sia da chi vuole intraprendere questa carriera sia per chi temporeggia in vista del concorso docenti e cerca di rimanere nell’orbita della scuola. Come funziona il reclutamento di questo personale? Ma prima di tutto: chi sono? Sono assistenti amministrativi, assistenti tecnici (ai laboratori), quindi con un diploma di area, collaboratori scolastici, cuochi, infermieri, guardarobieri, addetti alle aziende agrarie. Il titolo per accedere è il diploma superiore e il voto, che vale 0,10. Il massimo significa 1 punto. Le fasce a cui si può accedere sono tre: la prima, di scala provinciale, è per chi ha già 23 mesi e 16 giorni di servizio e si chiama ATA 24 mesi. Da questa graduatoria l’Ufficio scolastico regionale o provinciale chiama anche per l’immissione a ruolo, cioè un posto a tempo indeterminato, o per le supplenze annuali. Vi si accede esclusivamente per servizio. Un mese di lavoro come Ata vale 0.50 punti per il profilo specifico ma anche 0.10 per quello aspecifico, cioè per un profilo diverso. Gli ATA infatti possono iscriversi a più profili contemporaneamente. La carriera dell’Ata è una questione di titoli ma soprattutto di anzianità nel servizio. La seconda fascia è ad esaurimento: chi c’è c’è, potremmo dire, ed è formata da precedenti graduatorie a cui si ricorre, esaurite le disponibilità della prima. Poi c’è la terza fascia a cui ci si potrà iscrivere in maniera telematica attraverso l’accesso a Polis, la piattaforma del Miur per le istanze, sia per la prima volta, creando un nostro profilo, sia aggiornando quello precedente con i nuovi titoli che il bando e l’Allegato A ( i punteggi) permetterà di integrare. Le ipotesi di formazione che in questi mesi stanno valutando gli aspiranti Ata sono basate sul d.m. 640 del 2017 e il suo Allegato A. In base a questo corso chi ha più spazio per formarsi è l’assistente amministrativo per il quale il massimo punteggio raggiungibile nell’arco di qualche mese (escluse dunque le lauree) è di 3.10 mettendo insieme il corso di qualificazione professionale Office, la certificazione informatica o digitale, la dattilografia. Per tutte le altre figure le certificazioni informatiche sono l’unica risorsa per 0.60 punti o 0.30. Ed essendo l’unico modo di progredire è chiaro che vada sfruttato. Sulla probabilità che essere inserito in graduatoria si trasformi in un posto di lavoro nell’anno scolastico 2021/2022 sono molte: il fabbisogno è cresciuto anche a causa delle misure di sicurezza AntiCovid, che purtroppo è verosimile ci accompagnino anche a settembre prossimo. Inoltre, elemento non certo trascurabile, alle graduatorie ATA non si accedere per concorso ma per titoli e servizio, quindi l’iscrizione è in pratica l’unico adempimento a cui far fronte per i candidati.
Redazione