Fonte: Tecnica della scuola – 23 novembre 2020
Nella legge di bilancio 2021 è stata inserita una norma che imporrebbe ai docenti che hanno alunni disabili in classe di conseguire obbligatoriamente almeno 25 ore di formazione. Si tratta di una formazione che dovrà essere svolta fuori dall’orario di servizo previsto dal CCNL scuola. Nella bozza della legge di bilancio si legge: “Il fondo di cui all’articolo 1, comma 125, della legge 13 luglio 2015, n. 107 è incrementato di 10 milioni di euro per l’anno 2021 per realizzare interventi di formazione obbligatoria del personale docente impegnato nelle classi con alunni con disabilità. La formazione è finalizzata all’inclusione scolastica dell’alunno con disabilità e a garantire il principio di contitolarità nella presa in carico dell’alunno stesso. Il decreto del Ministero dell’istruzione ,che deve essere adottato entro 30 trenta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, indica le modalità attuative, prevedendo il divieto di esonero dall’insegnamento, i criteri di riparto, le condizioni per riservare la formazione al solo personale non in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno, la determinazione delle unità formative comunque non inferiori a 25 ore di impegno complessivo, criteri e modalità di monitoraggio delle attività formative di cui al presente comma“. Su questo aspetto scende in campo la Gilda, bocciando la scelta. “Riteniamo inaccettabile la proposta di porre un obbligo di almeno 25 ore per tutti i docenti che si trovano impegnati in classi con alunni con disabilità. La formazione è sicuramente importante, ma in questo modo rappresenta un’incursione sulle prerogative contrattuali ed anche sulle scelte professionali, una sorta di aggiornamento di Stato che non è ammissibile. La formazione deve essere riconosciuta adeguatamente a livello stipendiale nel contratto e non può essere imposta senza esonero dal servizio”.
Abstract articolo di Lucio Ficara