Il 1 gennaio 2021 termina la possibilità di conseguire la qualifica professionale che permette ai non laureati o a chi già lavora come educatore di continuare ad insegnare. Il termine della legge Iori è il 31 dicembre 2020: oltre a stabilire che per insegnare alla primaria è necessaria una laurea, questa legge prevedeva una fase transitoria per gli educatori senza titolo di studio. Gli educatori senza laurea possono completare la loro formazione attraverso un percorso intensivo, che prevede il superamento di 60 CFU presso Università, anche in modalità telematica. Durante tale periodo transitorio, con inizio 1 gennaio 2018 e termine 1 gennaio 2020, gli educatori senza laurea hanno avuto la possibilità di completare la propria formazione ed ottenere la qualifica necessaria per continuare a svolgere la professione. Ma all’ora X mancano poco più di 30 giorni. Le iscrizioni si chiuderanno a dicembre e per i ritardatari è il momento di decidere. Un mese dunque di tempo per iscriversi al corso di operatore professionale socio pedagogico: il 1 gennaio 2021 scadrà la sanatoria per chi non ha la laurea in pedagogia o scienze della formazione per conseguire il titolo – ed i diritti – di operatore socio pedagogico, fratello gemello di un altro titolo in cerca di legittimazione su cui pende la stessa spada di Damocle – 1/01/2021 – l’operatorio socio sanitario, meglio conosciuto come OSS. Nella gamma dei titoli italiani, ha una storia particolare, in primo luogo perchè nasce ed è dedicato solo a tre categorie Inquadramento nei ruoli delle amministrazioni pubbliche a seguito del superamento di un pubblico concorso relativo al profilo di educatore; Svolgimento dell’attività di educatore per non meno di tre anni, anche non continuativi, da dimostrare mediante dichiarazione del datore di lavoro o con autocertificazione dell’interessato, ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445; Diploma rilasciato entro l’anno scolastico 2001/2002 da un istituto magistrale o da una scuola magistrale.
Alla base di queste singoli condizioni di accesso c’è una Finanziaria, quella del 2017, che impropriamente ha assunto il nome della parlamentare Vanna Iori (nella foto) che pur non riuscendo a far approvare negli ultimi sgoccioli della precedente legislatura la sua proposta di legge, ottenne di inserire nella legge di bilancio 205/2017, ora conosciuta con il suo nome, gli articoli che aprivano al riconoscimento della qualifica, previo un corso da 60CFU, ai chi aveva i requisiti elencati sopra. Il Covid ha fatto il resto e i termini sono slittati fino alla fine dell’anno 2020 per l’iscrizione al corso. L’educatore professionale socio pedagogico di cui parla la “legge Iori”, operante nel settore sociale ed educativo, prima corrispondeva alla laurea in Scienze dell’Educazione, ma era priva di un vero riconoscimento giuridico, se non a livello di singole regioni. Per continuare ad esercitare la professione sarà necessario iscriversi ad un corso entro la fine dell’anno e conservare così tutte le prerogative acquisite. Il corso di qualificazione professionale socio-pedagogico di Noidellascuola E Campus ha una struttura blended ‼️per la didattica con piattaforma informatica accessibile h24, lezioni in presenza non obbligatorie‼️; le prove previste sono esami in 30esimi per le singole materie, discussione della tesina in tutte le sedi dell’Università eCampus. Attualmente per le misure di distanziamento sociale Anti Covid anche gli esami‼️‼️ sono on line. Si può usufruire del bonus da 500 euro de “La Buona Scuola” per finanziare il corso. Il corso intensivo di formazione fornisce 60 CFU (1 CFU = 25 ore).
Redazione