I BISOGNI DEI BAMBINI: IL RUOLO DELLA SCUOLA E DEGLI INSEGNANTI NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

Cerchiamo di vedere come la vulnerabilità può diventare una risorsa per promuovere la resilienza. Il bisogno di continuità: un’emergenza in generale è la rottura di un equilibrio. Sentiamo il bisogno di ristabilire una quotidianità per sentirci di nuovo protetti e non aver timore del futuro percepito come incerto nel caos stesso dell’emergenza. La scuola ha un ruolo fondamentale e la soluzione è intrinseca alla sua stessa riapertura. La sveglia che suona, la colazione, lo zaino da preparare e le lezioni da seguire ristabiliscono un ritmo alla vita degli studenti ma anche alla nostra riavvicinandoci a una sorta di “normalità”. Gli insegnanti hanno così il ruolo di far sentire che la vita riprende; la presenza dell’insegnante e del gruppo classe ha un ruolo fondamentale in questo. I bambini e i ragazzi sentono che la loro giornata e la loro quotidianità possono effettivamente riprendere. Il bisogno di ascolto e comprensione: partendo da alcuni esempi scaturiti durante il periodo di didattica a distanza abbiamo notato come gli insegnanti che davano spazio ai bambini – con attività di scambio dei propri pensieri ed emozioni – hanno portato avanti la didattica in maniera più serena e facile. Possiamo dire quindi che la continuità didattica ha bisogno di esser associata a quella emotiva. Aiutare i bambini nella narrazione di questo evento così esplosivo, se vissuto con la possibilità di esprimere le emozioni diventa un fattore di crescita e noi adulti dobbiamo esser capaci di creare una narrazione positiva mettendo in risalto anche i piccoli gesti eroici compiuti da loro e dalla scuola.  Il bisogno di appartenenza: sentirsi parte di un gruppo, di una scuola, di un Paese così come del mondo ci aiuta per contrapposizione a comprendere la separazione. È bene creare strade originali e creative per dare agli studenti un senso di appartenenza e legame con la scuola. Così facendo anche la separazione fisica, fino ad arrivare a quella netta della didattica a distanza, verrà subita in maniera meno traumatica. Ci si può separare bene se si è appartenuti.  Il bisogno di fiducia: gli adulti sono chiamati oggi a prendersi cura dei più piccoli, ad aiutarli a comprendere questa situazione. Gli insegnanti hanno, insieme ai genitori, il compito di ridare fiducia ai più piccoli mostrando i successi, anche piccoli, raggiunti in questa situazione.  Il bisogno di interiorizzazione delle nuove regole: una regola imposta dall’alto, non spiegata, sarà difficile da interiorizzare e rispettare. Possiamo iniziare a raccontare il nostro vissuto di adulti così da metterci sullo stesso piano emotivo dei più piccoli e comprendere poi insieme come queste regole possono farci stare più sicuri. Spesso inoltre le emergenze ci fanno sentire impotenti; sentire che nessuno può aiutarmi mi fa sentire impotente e quindi inattivo. Condividere le emozioni e i pensieri farà sentire tutti parte di una responsabilità comune e quindi attivi di fronte a questo pericolo, così facendo il rispetto delle regole passerà da una sensazione di passività all’attivo del rendersi utili nell’uscire da questo status emergenziale.

Di Gaia Lupattelli

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