Fonte: Orizzontescuola.it – 10 dicembre 2020
È online il Report integrativo relativo all’indagine sulle pratiche didattiche durante il lockdown. Il documento è basato sullo studio delle risposte fornite al questionario online da oltre 3.700 docenti italiani, più nel dettaglio, si tratta di 3.195 donne e 579 uomini – così distribuiti per ordine di scuola: il 10% appartenente alla scuola dell’infanzia; il 29,8% alla scuola primaria; il 21,8% alla scuola secondaria di primo grado e il 38,4% alla scuola secondaria di secondo grado. Alcuni dei dati emersi evidenziano una trasposizione della didattica tradizionale frontale nella DaD, attraverso due pratiche preminenti quali le lezioni in video-conferenza e l’assegnazione di risorse per lo studio e gli esercizi. I docenti risultano divisi in due gruppi: uno con maggiore confidenza con gli strumenti della didattica a distanza e l’altro che ha riscontrato seri problemi. Relativamente al tempo della Dad emerge che i docenti hanno svolto in media nelle loro classi circa 8 ore di didattica a distanza settimanale. Se si analizza il dato per ordine di scuola, si rileva che sono i docenti della scuola primaria ad avere dedicato alla didattica un numero maggiore di ore. Il dato che emerge è che le tecniche utilizzate vedono la trasposizione della didattica tradizionale frontale nella DaD: video-lezioni, assegnazione di risorse per lo studio, valutazione esterna attuata dal docente. Il 65% dei rispondenti (2.324 soggetti su 3.540 soggetti) ha attuato contemporaneamente almeno queste tre modalità prevalenti.
Abstract articolo di Redazione