Fonte: Il Sole 24 Ore – 14 dicembre 2020
C’è uno scoglio per la ripresa delle lezioni il 7 gennaio, con il rientro in presenza al 75% nelle superiori: quello delle cattedre stabili vuote che, dopo i numeri sui pensionamenti 2021 (si veda il Sole 24 Ore di venerdì), supereranno quota 90mila, 93.926 per la precisione, pari al 12,2% dell’attuale organico di diritto dei docenti (770.763 posti, tra comuni e sostegno). Soltanto in Lombardia, a esempio, il prossimo 1° settembre, serviranno 20.783 insegnanti, il 22,13% delle quasi 94mila cattedre libere. Il dato è fornito dalla Cisl Scuola: ai 66.334 posti rimasti vacanti lo scorso settembre si tratta di sommare i 27.592 insegnanti che hanno fatto domanda di pensionamento, per un totale, appunto di quasi 94mila posti liberi. Ormai si conosce anche l’identikit di queste cattedre “vuote”: cattedre di matematica, in genere di materie tecnico-scientifiche, ma anche di italiano e inglese. L’allrme riguarda anche il sostegno, dove si sono raggiunte quote di scopertura tra l’80 e il 90% di posti. (…) La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è consapevole dell’urgenza, tanto è vero che in primavera era pronta a far partire i concorsi per assumere 78mila docenti, rimasti nel freezer per due anni. Poi il veto di alcune forze politiche e del sindacato ha fatto slittare l’avvio delle selezioni in autunno. Dopo, c’è stata la seconda ondata Covid che ha rallentato il tutto. Anche la maggioranza ha acceso un faro: «Dobbiamo iniziare a ragionare su settembre 2021. – ha spiegato l’ex sottosegretario, Gabriele Toccafondi (Iv) – Sediamoci intorno a un tavolo: non possiamo permetterci un ennesimo avvio delle lezioni nel caos».
Abstract articolo di Claudio Tucci