Fonte: ItaliaOggi – 15 dicembre 2020
E’ di 20 milioni di euro lo stanziamento per retribuire i docenti impegnati nel recupero degli alunni con lacune per effetto della sospensione delle attività didattiche in presenza. Lo stabilisce un emendamento al decreto-legge 137/2020 (cosiddetto decreto ristori) approvato dalle commissioni riunite (bilancio e finanza-tesoro) del senato la settimana scorsa (21.11). A presentare l’emendamento è stata Bianca Laura Granato, senatrice del Movimento 5 stelle. Le ore di insegnamento in più saranno retribuite in base al contratto del 2007, che ancora si applica per effetto del rinvio operato dall’articolo 1, comma 10, del vigente contratto di lavoro. L’importo previsto è di 35 euro lordi per ogni ora di attività di insegnamento aggiuntiva. Va specificato che la misura sarà valida solo per l’anno 2021. E la distribuzione delle risorse alle scuole non sarà automatica. La procedura prevede che il ministero dell’istruzione provvederà alla ripartizione dei fondi in base alla richiesta degli istituti, che sarà regolamentata attraverso un decreto del ministero dell’istruzione, che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione. Il testo (AS 1994) è attualmente in prima lettura e passerà a breve all’esame dell’aula del senato ma il disegno di legge di conversione del decreto «ristori» dovrà terminare il suo iter entro il 27 dicembre prossimo. Visto la ristrettezza dei tempi è ragionevole ritenere che, dopo l’approvazione in aula al senato, la maggioranza blinderà il testo alla camera, ricorrendo se necessario alla fiducia.
Abstract articolo di Carlo Forte