Fonte: Orizzontescuola.it – 8 gennaio 2021
Lo scorso 12 febbraio 2020, con il DM 95, il Ministero dell’Istruzione ha decretato l’attivazione dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno degli alunni con disabilità nelle scuole dell’infanzia, nella scuola primaria, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, avviando in questo modo il V ciclo TFA sostegno 2019/2020. I posti disponibili in tutte le regioni sono 19585, ai quali vanno aggiunti quelli riservati ai docenti “idonei”. Le singole Università destinatarie dell’attivazione dei corsi hanno pubblicato i bandi e dato luogo alle procedure selettive. La pandemia ha causato il rinvio delle preselezioni per il TFA, fino a che il Ministero ha definito che si svolgessero dal 24 settembre al 1° ottobre, sebbene alcune Università avessero già attivato le procedure di reclutamento. La disomogeneità delle procedure del V ciclo TFA nelle diverse università è stato determinato anche dal DPCM del 4 novembre 2020, che sospende “lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private”.
Durata del V ciclo TFA
Ricordiamo che nel V ciclo TFA confluiscono i candidati risultati idonei nei cicli precedenti e regolarmente iscritti al V ciclo, i cosiddetti “soprannumerari” e quanti hanno partecipato al bando per l’a. a. 2019/2020 e sono risultati vincitori o idonei passati a vincitori in base allo scorrimento di graduatoria. Secondo il D.M. 28 aprile 2020 il corso di specializzazione dovrà essere concluso entro il 16 luglio 2021. Il D.M. 30 settembre 2011 “Criteri e modalità per lo svolgimento dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno”, stabilisce che “le attività del calendario accademico dovranno essere espletate in non meno di 8 mesi” e almeno 5 mesi saranno dedicati alle attività di tirocinio diretto e indiretto (300 ore). Il decreto ministeriale 858 del 18 novembre 2020 e la nota 33310 del 27 novembre 2020 emanati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, hanno autorizzato le Università a procedere nella modalità a distanza sia per la prova orale che per le attività di laboratorio, contrariamente a quanto stabilito dal decreto del 30 settembre 2011 che per il TFA sostegno stabilisce che per gli insegnamenti, i laboratori e per il tirocinio (diretto e indiretto) non sia possibile utilizzare la formazione on-line. Attività che oggi, dettate dall’emergenza sanitaria, sono svolte tutte in modalità remota. Concluso il V ciclo TFA, in merito all’iscrizione degli specializzati nelle GPS, l’art 10 dell’ordinanza n.60 (Elenco aggiuntivo alle GPS) prevede quanto segue che “Nelle more della ricostituzione delle GPS, i soggetti che acquisiscono il titolo di abilitazione ovvero di specializzazione sul sostegno entro il 1° luglio 2021 possono richiedere l’inserimento in elenchi aggiuntivi alle GPS di prima fascia, cui si attinge in via prioritaria rispetto alla seconda fascia.” Si tratta quindi di attendere luglio 2021 per l’elenco aggiuntivo degli specializzati e il rinnovo delle graduatorie (2022) per acquisire la posizione spettante in base al punteggio. Bisognerà anche trovare una sintesi tra la data del 1° luglio prevista dall’OM n. 60/2020 e la data del 16 luglio come data ultima dei percorsi prevista dal Ministero dell’Università. Altrimenti un corsista che termini il corso il 2 luglio, in tempo perfetto secondo l’Università, si troverà ancora escluso dagli elenchi per le supplenze.
Il nuovo concorso su sostegno
La legge di Bilancio 2021 approvata lo scorso 30 dicembre 2020, prevede procedure selettive su base regionale, finalizzate all’accesso in ruolo su posto di sostegno dei soggetti in possesso del relativo titolo di specializzazione conseguito ai sensi della normativa vigente. Il concorso sarà promosso ogni due anni, e un decreto ad hoc del Ministero lo regolamenterà. Le assunzioni avverranno però unicamente in caso di esaurimento delle graduatorie concorsuali già istituite per le immissioni in ruolo, compresa la procedura di call veloce in altra regione se ci saranno posti disponibili da assegnare. Agli specializzandi non resta che giungere al termine del loro percorso e tenersi pronti per un’ulteriore nuova avventura, della serie “gli esami non finiscono mai”.
Abstract articolo di Linda Tramontano