Fonte: La Repubblica – 1 Febbraio 2021
ROMA — Anche il ritorno a scuola delle rimanenti sette regioni che da domani avranno le superiori al 50 per cento in presenza sarà caotico e diversificato. La paura è ancora forte e l’alto numero dei contagi e le nuove notizie di istituti richiusi — Spoltore nel Pescarese, 130 classi in tutto l’Abruzzo, Giffoni nel Salernitano — indicano che la presenza non è la strada migliore per fare buona didattica. In Sicilia e soprattutto a Palermo molte famiglie tengono i figli a casa anche nei cicli inferiori. Addirittura si sono costituiti i Genitori pro Dad di Palermo che scrivono: «Nelle scuole abbiamo una percentuale altissima di positivi e ogni positivo a scuola (come dice il professor Lopalco) genera altri venti contatti oltre a quelli tra familiari e amici». Gaia Ilardo, amministratrice della pagina, conferma: «Da una settimana i bambini di elementari e prima media sono tornati in aula in presenza anche se non tutti li mandano ancora. Gli alunni hanno diritto alla scuola ma soprattutto alla salute, per questo chiediamo di avere la possibilitá di scegliere». La tesi Puglia è portata avanti dal presidente Emiliano, secondo la quale le famiglie possono scegliere. In quella regione in media l’80 per cento degli studenti è in Dad. Rossella Colonna, 50 anni, docente sul sostegno al liceo classico Socrate di Bari, ha la figlia Gaia che farà la Maturità e spiega: «Tutta la classe sarà in Dad, scelta unanime. Meglio la continuità a distanza che la discontinuità in presenza, perché i contagi sono ancora troppo alti e nella classe di mia figlia ci sono tanti pendolari che hanno paura». Anche il presidente della Calabria Spirlì lascia libertà alle famiglie. A Cosenza il preside del liceo classico Telesio aveva scritto al governatore: «Oggi non ci sono le condizioni per una ripartenza in sicurezza. Se accadesse, dopo poco si ricadrebbe nel caos che abbiamo vissuto a livello nazionale e locale a ottobre. Ad oggi nella scuola che dirigo abbiamo casi, diretti o indiretti, che impongono quarantene». Anche in Campania nonostante l’ordinanza di rientro nei diversi licei continueranno a distanza. E così diverse scuole di Avellino. A Castellamare di Stabia e Piano di Sorrento sono intervenuti i sindaci per richiudere le scuole. Ripartono, domani, le superiori anche in Sardegna, Basilicata, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Abstract articolo di Corrado Zunino