Fonte: Orizzontescuola.it – 9 febbraio 2021
Un piano per la ripresa dell’occupazione e, in generale, per il mondo del lavoro, rapporti consolidati con l’Europa, ma soprattutto grande attenzione alla scuola. Sono i punti principali illustrati dal presidente incaricato Mario Draghi ai partiti minori durante il secondo giro di consultazioni. Oggi chiuderà gli incontri con le formazioni di maggior peso: Pd, Iv, Leu, Fdi, Fi e Lega. Spiega Manfred Schullian delle minoranze linguistiche: “Draghi ha parlato tanto dell’ambiente, del lavoro e delle imprese e lì ha detto che bisogna evitare di erogare contributi a fondo perduto, ma bisogna finanziare le imprese per consentire a loro di poter riprendere l’attività una volta superata la crisi”. Ultimo punto, connesso al Recovery Plan, “tre grandi riforme: pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco”. La scuola, dunque, sarà al centro del programma di governo presieduto da Mario Draghi. Più volte, nel passato, l’ex governatore della BCE aveva parlato di giovani e istruzione: “I giovani – aveva detto in un discorso del settembre 2017 al Trinity College di Dublino – non vogliono vivere di sussidi. Vogliono lavorare e accrescere le opportunità della loro vita”.
Abstract articolo di Redazione