Fonte: Tecnicadellascuola.it – 11 febbraio 2021
Domande per le istanze di mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2021/2022. al via dal prossimo 20 febbraio con scadenza il 15 marzo 2021. L’anno scorso il Ministero informò della mobilità tramite social. Questa mattina i sindacati firmatari del contratto collettivo nazionale hanno ricevuto via mail la comunicazione di convocazione, per domani 11 febbraio, per l’informativa sull’Ordinanza Ministeriale per la mobilità 2021/2022 in cui si fissano le date per la presentazione delle istanze. Nella bozza di OM mobilità 2021/2022 sarebbe stata fissata come data di avvio delle istanze di mobilità docenti di ogni ordine e grado, quella di sabato 20 febbraio 2021. Mentre la data prevista per la scadenza della presentazione dell’Istanza Online di mobilità sarebbe quella del 15 marzo 2021. Pino Turi Segretatio Nazionale della UIL Scuola afferma: “inopportuna la convocazione su un tema contrattuale da un governo dimissionario, la forma è sostanza. I trasferimenti del personale non sono affari correnti”. In politica la forma è sostanza, viene affermato, e non si capisce pertanto l’atteggiamento del ministro dell’istruzione che ha convocato una riunione sindacale per affrontare i temi della mobilità del personale che – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi coinvolge, ogni anno, centinaia di migliaia di lavoratori. I trasferimenti nella scuola sono passo propedeutico per la programmazione del prossimo anno scolastico. La Uil Scuola, già con una lettera indirizzata al ministro nei giorni scorsi, ha chiesto di sospendere il calendario relativo alle prove di esame del concorso straordinario. Quello dei trasferimenti del personale della scuola è un aspetto che merita altrettanta attenzione e visione. Già lo scorso anno la UIL Scuola ha chiesto la riapertura del contratto, procedura prevista peraltro da una norma contenuta nel contratto. Richiesta, che il ministro ha disatteso e che, invece, intendiamo realizzare. (…) La riapertura del contratto integrativo sulla mobilità potrà essere l’occasione per eliminare il vincolo quinquennale di divieto di spostamento. Misura che finora ha impedito di coprire i posti disponibili (vacanti) nei territori diversi da quello in cui si è in condizione di essere stabilizzati con le graduatorie esistenti che altro non sono che concorsi per titoli e servizio. Sono queste le ragioni che hanno indotto la scelta della delegazione UIL Scuola a disertare la convocazione. Una riunione che appare inopportuna mentre l’attenzione andrebbe rivolta, entro un quadro organico di interventi, di un nuovo contratto integrativo sulla mobilità del personale che merita piena attenzione.
Abstract articolo di Lucio Ficara