Fonte: tecnicadellascuola.it – 25 febbraio 2021
L’ordinanza per l’Esame di Stato 2021 del primo ciclo (terza media), è al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Ecco come si svolgerà. Anche quest’anno, come l’anno scorso, i ragazzi di terza media dovranno affrontare una sola prova orale, basata su un elaborato. Su quale argomento dovrà essere progettato l’elaborato? L’argomento da trattare nell’elaborato sarà scelto dal consiglio di classe, e per ogni alunno il consiglio di classe sceglierà i contenuti valutando attitudini e caratteristiche personali. Su quali discipline verterà l’elaborato? Una disciplina in particolare o più discipline trattate in modo interconnesso. Quale format? A scelta del candidato, l’elaborato potrà avere forma scritta, formato multimediale oppure forma di produzione artistica o tecnico-pratica.
L’alunno avrà a disposizione un mese di tempo (dal 7 maggio al 7 giugno).
La valutazione finale
Sulla base dell’andamento del colloquio ma anche della carriera scolastica dell’alunno, questo potrà o meno ricevere la lode. Quanto al punteggio, il voto finale sarà in decimi. La commissione è composta solo da membri interni. Tutti ammessi? No Una questione di particolare interesse per i genitori è: mio figlio potrebbe essere non ammesso all’esame? O forse in quest’anno di pandemia, ai ragazzi verrà data la promozione a prescindere dal rendimento e dalla partecipazione alle attività didattiche? Il Ministero dell’Istruzione non ha dubbi: quest’anno un alunno che si fosse dimostrato negligente rischierà di non essere ammesso all’esame. Dunque non ci sarà la promozione per tutti e a tutti i costi. Il rischio bocciatura c’è.
Prove Invalsi
Un ulteriore aspetto che nella maggior parte dei casi i genitori non hanno chiaro riguarda le prove Invalsi. Valgono ai fini dell’esame? Quest’anno no. Le prove Invalsi si terranno, ma non ai fini dell’esame di terza media. In altre parole non concorreranno alla promozione o al voto dell’alunno. Tuttavia svolgerle è importante per stabilire il livello di preparazione dei nostri alunni anche nel confronto con l’Europa, ai fini di mettere a punto una didattica sempre più efficace e una scuola migliore per i nostri bambini e ragazzi.
Abstract articolo di Carla Virzì