Fonte: La Stampa – 5 marzo 2021
Per Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, la chiusura delle scuole è giustificata “dall’incremento quantitativo di casi” di Covid-19 “in diverse province della Lombardia”ma soprattutto “presenza massiccia di casi nelle fasce dei più giovani, con l’abbassamento della media generale sotto i 44 anni, ma soprattutto tantissimi casi tra i 13 e i 19 anni, ma anche nei più piccoli. Il virologo sottolinea che nella stragrandissima maggioranza dei casi i positivi sono senza sintomi, ma con un grande rischio di diffusione come nei focolai familiari”. “Il dato in crescita da 3 settimane, del 20-30% di casi in più – ha sottolineato l’esperto – ci porta a vedere la situazione come un po’ la rampa della seconda ondata di ottobre. Dobbiamo evitare assolutamente che questo accada, nella speranza che questi interventi restrittivi, che sicuramente infastidiscono le famiglie e tutti noi, siano ancora necessari per far continuare la campagna di vaccinazione che dal mese di aprile, credo, potrà dare quella possibile protezione elevata che ci aspettiamo”. Per Pregliasco oltre al Dpcm è importante una responsabilità personale, perché la situazione attuale è tale che ogni contatto va considerato a rischio: “Noi dobbiamo quindi gestire i contatti al di là delle disposizioni e blocchi, perché la diffusione è ormai ampia fra i giovani e facilita la catena dei contagi”.
Abstract articolo di Redazione