Legge 179, conversione del Decreto Ristori: ecco cosa prevede per scuola e genitori

Il decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (cd. Decreto Ristori) è stato convertito in legge 18 dicembre 2020, n. 176.
Prevede lo stanziamento ulteriore di 85 milioni per l’anno 2020 per l’acquisto di dispositivi e strumenti digitali individuali per la fruizione delle attività di didattica digitale, da concedere in comodato d’uso agli studenti meno abbienti, anche nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità, nonché per per la necessaria connettività di rete. L’art. 21 prevede poi che, in conseguenza anche dei periodi di sospensione dell’attività didattica in presenza, è istituito un fondo per il recupero dei gap formativi, con una dotazione pari a 5.532.195 euro per l’anno 2021. Tali risorse sono destinate esclusivamente all’attivazione di attività didattiche extracurricolari in presenza, per le istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, volte a sopperire ad eventuali carenze formative.
Il provvedimento riconosce inoltre ai genitori lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati) il diritto al lavoro in modalità agile o ad un congedo straordinario per il periodo in cui i figli se minori di 16 anni, siano interessati da un provvedimento di sospensione dell’attività didattica in presenza.
In caso di figli di età fra 14 e 16 anni, i genitori hanno invece diritto ad astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità nè riconoscimento di contribuzione figurativa ma con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Limitatamente alle zone rosse, nelle quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza nelle scuole secondarie di primo grado, e nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori di alunni delle suddette scuole, lavoratori dipendenti, la facoltà di astenersi dal lavoro per l’intera durata della sospensione.Per i periodi di congedo fruiti è riconosciuta, in luogo della retribuzione, un’indennità pari al 50% della retribuzione. I suddetti periodi sono coperti da contribuzione figurativa.
Ovviamente tali congedi spettano anche a docenti e ATA: il Decreto Ristori prevede che, al fine di garantire la sostituzione del personale docente e ATA che usufruisce dei suddetti benefici, è autorizzata la spesa di 2,4 milioni di euro per l’anno 2020.

Ilaria Montenegri

fonti: tecnicadellascuola.it

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