Fonte: orizzontescuola.it – 7 aprile 2021
Il covid viaggia sui treni e gli autobus: molti positivi, inconsapevoli o no, prendono i mezzi pubblici di trasporto col rischio reale di contagiare altri passeggeri. A segnalare questa ulteriore preoccupazione per la diffusione del virus, lo studio del Nucleo dei carabinieri per la tutela della Salute, che, su disposizione del Ministero della Salute, ha effettuato una campagna di controllo a livello nazionale. I carabinieri hanno effettuato 736 tamponi in biglietterie, sale d’attesa e stazioni, oltre a 693 veicoli in tutta Italia, e hanno rivelato in decine di casi tracce di materiale genetico riconducibile al virus su obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata, oltre che sui seggiolini. Il virus, come è stato più volte segnalato, viaggia quindi sui mezzi pubblici dei quali i maggiori fruitori sono i lavoratori pendolari e anche moltissimi studenti delle scuole secondarie di secondo grado che, dai paesi dello Hinterland ma anche dalle periferie cittadine, ogni giorno si recano a scuola. Lo studio dei NAS ha dunque rilevato carenze nel 10% dei casi: dalla pulizia e la sanificazione dei mezzi alla mancanza dei cartelli di informazione sulle norme di comportamento a bordo dei mezzi e il numero massimo di persone ammesse. Il rapporto dei Nas riporta ancora una volta in primo piano quanto da sempre è ripetuto dagli esperti: la pianificazione per evitare la diffusione del virus deve andare di pari passo con una attenta e rigorosa politica di implementazione e di controllo dei trasporti pubblici da parte di regioni e comuni. A partire dalla stretta osservanza delle norme anti-contagio
Abstract articolo di Pasquale Almirante