Fonte: TG24 Sky – 10 maggio 2021
Abstract articolo di Redazione
Sono diversi i nodi da sciogliere in vista del prossimo anno scolastico e su tutti pesa l’incognita Covid. Si discute di come garantire le lezioni in presenza e in sicurezza: con il personale scolastico che dovrebbe essere vaccinato, si aspetta di conoscere se saranno utilizzati i test salivari per uno screening periodico tra gli alunni. Tra gli obiettivi da raggiungere anche lo stop alle classi pollaio, il potenziamento dei trasporti, la stabilizzazione dei docenti, la digitalizzazione. Mentre l’anno scolastico sta per finire, si pensa già ai nodi da sciogliere in vista del prossimo: dalle lezioni in presenza ai precari, dalle regole anti-Covid ai trasporti, ecco quali sono le incognite e i temi di cui si discute.
Se prima dell’inizio dello scorso anno si discuteva di scuole chiuse per l’emergenza Covid, dad e banchi a rotelle, in vista del prossimo i temi sono le lezioni in presenza e in sicurezza, il tracciamento e i test salivari, lo stop alle classi pollaio, la ddi (didattica digitale integrata), i precari, il potenziamento dei trasporti.
Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, ha già fatto sapere che alcuni degli obiettivi posti dal governo per il nuovo anno sono difficilmente realizzabili. Anche perché le carenze del sistema scolastico italiano non sono nate con la pandemia, ma di certo sono state aggravate da essa. I ritardi vengono da lontano, da decenni di scarsi investimenti. Ma adesso, nell’era Draghi, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha assicurato di avere l’intenzione di recuperare.
Per la scuola arriveranno anche delle risorse ingenti con il Piano di ripresa e resilienza: sono previsti, infatti, per il settore dell’Istruzione e della ricerca 30,88 miliardi. E prima c’è anche il “Piano per l’estate”: 510 milioni di euro, un “ponte” – per usare la parola scelta dal ministro – che dovrebbe portare i ragazzi verso l’anno prossimo aiutandoli a recuperare socialità e rafforzare apprendimenti.