Fonte tecnicadellascuola.it – 14 maggio 2021
Abstract articolo di Redazione
Quanto Ancora?
È il titolo del recente volume edito da Telefono Azzurro in cui è raccontata la pandemia vista dal servizio 114 Emergenza Infanzia. “Questa – spiegano gli operatori che hanno accolto le telefonate per la ricerca di aiuto in questo ultimo anno – è una delle domande più frequenti che ci hanno posto bambini e ragazzi durante questo periodo di pandemia”.
La pandemia da COVID-19 ha colpito e stravolto ogni aspetto delle nostre vite e la chiusura delle scuole e la didattica a distanza hanno accelerato le situazioni di disagio in cui, secondo il servizio 114, sono stati spesso protagonisti bambini e adolescenti, vittime di storie di abusi sessuali e violenza domestica, di solitudine e malessere. (…)
Come emerge dalle tante storie raccontate, a soffrirne maggiormente sono stati soprattutto quei bambini e adolescenti in situazioni pregresse di svantaggio, come gli studenti con specifiche esigenze educative, o provenienti da famiglie in difficoltà. Per molti di loro non è stato possibile usufruire della Didattica a Distanza, spesso per la mancanza di dispositivi elettronici, o di una connessione ad Internet adeguati.
Ad aggravare il quadro, e questo emerge in modo drammatico dalla richieste di aiuto arrivate al 114, si aggiunge la crisi socioeconomica innescata dalla pandemia, che ha aumentato il tasso di disoccupazione, incidendo sulla vita di molte famiglie italiane; inoltre, anche a causa della riduzione delle attività dei servizi del territorio, per molti bambini e adolescenti è venuta meno la possibilità di segnalare eventuali problematiche e di ricevere l’adeguato supporto di cui avrebbero avuto bisogno. (…)
In base alla loro provenienza geografica, i dati tra il 15 febbraio 2020 e il 14 febbraio 2021 mostrano che la maggior parte dei casi sono pervenuti dalla Lombardia (263 casi) in cui, con un incremento dell’8%. Circa 3 casi su 10 sono giunti da Lazio (161 casi), Campania (135 casi) ed Emilia Romagna (131 casi, con un aumento del 17%).
La principale area motivazionale in cui si registra un significativo incremento è quella relativa alla salute fisica, problematica emersa in 204 casi, rispetto ai soli 24 del periodo precedente; si segnala inoltre anche l’aumento del 39% delle motivazioni relative all’abuso psicologico, del 29% all’abuso fisico e un altrettanto significativo aumento del 18% delle motivazioni relative all’abuso sessuale. È stato anche registrato un aumento del 38% delle situazioni di conflittualità tra genitori o componenti del nucleo familiare, raddoppiate. Da 77 a 170 le motivazioni alla base della richiesta di aiuto attinenti all’area Internet, riferite al cyberbullismo, la cosiddetta pedopornografia online, il sexting e il grooming.