DOPO IL COVID PER I DIRIGENTI SCOLASTICI ROTAZIONE FORZATA

E dopo un anno da incubo il ringraziamento per i dirigenti scolastici è la rotazione forzata. La motivazione fa ancora più rabbia, perché trattasi di una disposizione ottemperante le misure anti-corruzione previste dalla normativa antimafia.

La terminologia burocratese è voluta, perché a sollecitare nei giorni scorsi l’applicazione della disposizione è l’implacabile Corte dei Conti, che ha fatto notare che nelle scuole non è stata applicata la rotazione prevista negli apparati comunali.

Ossia in quelle realtà, i Comuni, in cui si decidono le assegnazioni di progetti e appalti anche milionari, quando i poveri dirigenti scolastici si ritrovano al massimo a fare i conti con il reperimento di poche migliaia di euro per assicurare un minimo di strumentazione per la didattica a distanza.

Il passo indietro da fare per comprendere la novità è che, in effetti, ai dirigenti scolastici è stato assegnato il potere (di cui pensiamo che avrebbero fatto volentieri a meno) di poter procedere direttamente all’acquisto di strumenti e servizi, sia relativi alla transizione digitale che agli strumenti per la formazione degli insegnanti. Ecco il motivo per il quale anche le scuole si ritrovano a essere interessate dai provvedimenti promossi per contrastare la corruzione e la lotta alla criminalità.

Come a suo tempo avevano fatto notare i sindacati, siamo nel 2016, l’autorità nazionale anti-corruzione trattando la scuola non fece alcun riferimento alla rotazione dei presidi.

Non solo, anche recentemente lo stesso organismo definì la scuola un settore a basso rischio di corruzione. Eppure la questione è stata riportata al centro dell’attenzione, in un momento che non appare dei più opportuni. L’interrogativo che poniamo è infatti se sia il caso di insistere su un tale provvedimento, visto che i dirigenti scolastici sono alle prese con l’organizzazione del nuovo anno, dovendo fare i conti con i ritardi e i problemi legati alla pandemia.

Intanto i sindacati dichiarano guerra: “Riteniamo che si tratti di una disposizione vessatoria e arbitraria, – sottolinea la direziona nazionale di FLC CGI – non coerente con le indicazioni normative, dal momento che nella scuola non esistono atti decisionali che non siano sottoposti al vaglio degli organi di controllo e che il dirigente scolastico possa assumere senza condividerli con gli organi collegiali”.

Sottoscriviamo quindi la considerazione finale: “Risulta inoltre incomprensibile la volontà dell’amministrazione di inserire il riferimento alla rotazione degli incarichi proprio in un momento come quello attuale in cui diventa necessario assicurare alle istituzioni scolastiche la continuità della direzione e del coordinamento per la gestione degli aspetti didattici, organizzatici e gestionali legati al contrasto alla diffusione del virus COVID-19”.

Basterebbe un po’ di buon senso ma, evidentemente, ci troviamo di fronte a un’altra prova che una visione burocratica delle cose continui a farla da padrona.

Diretto Dott. Alberto Barelli

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