Una bocciatura di massa. E’ il regalo che il macchinoso Concorso per le materie scientifiche (STEM) ha riservato alle migliaia di candidati che hanno partecipato alla tanto attesa prova di selezione. Una selezione che si è rivelata un incubo e che passerà alla storia per il record di respinti. Le percentuali dei bocciati sono infatti altissime e, stando ai primi dati, raggiungono anche l’80%.
Che l’intero sistema di valutazione fosse finito per creare serie difficoltà era la preoccupazione di molti. Ma anche le aspettative più tetre sono state superate dalla realtà dei fatti.
Stando alle dichiarazioni dei candidati i colleghi di intere scuole hanno potuto verificare di essere stati tutti respinti. Insomma, una ecatombe come non si vedeva da tempo.
Difficoltà delle prove a parte, a infuocare le polemiche è il fatto che da sede a sede si sono seguite indicazioni diverse, per esempio relativamente alla possibilità di utilizzare la calcolatrice. Un’ulteriore motivo di protesta, che fornirà ancora più elementi a chi ha mille motivi per denunciare il proprio malcontento.
In questo clima stanno proseguendo le prove per le restanti classi di insegnamento.
Una cosa è sicura: l’esercito degli scontenti è destinato a ingrossarsi e si può stare certi che di questo concorso si parlerà a lungo.
In attesa dei dati ufficiali intanto le voci di protesta stanno monopolizzando i social e i siti di informazione dedicati alla scuola. Per il Governo non proprio una bella figura.
Direttore Dott. Alberto Barelli