Questa settimana sit-in dei dirigenti scolastici sotto il ministero della Pubblica Istruzione a Roma per chiedere e ottenere un incontro con il ministro Bianchi sulla ripartenza a settembre:
“basta Dad o sarà disubbidienza civile”,
il motto. Ad annunciare l’iniziativa è lo stesso presidente nazionale del sindacato Dirigenti Scuola, Attilio Fratta.
I dirigenti scolastici arriveranno da tutta Italia. Si chiede la risoluzione immediata della questione mobilità, l’affidamento dei nuovi incarichi e il rinnovo del contratto dei dirigenti, scaduto a fine 2018.
Come spiega Fratta
“da oltre due anni, dunque, aspettiamo l’allineamento retributivo e il mantenimento degli altri impegni già assunti dal governo. Abbiamo tentato in tutti i modi di evitare lo scontro, ritenendo che fosse anche interesse dell’amministrazione”.
Anche sui vaccini le idee sono chiare: Fratta vuole proporre l’obbligatorietà “per quegli insegnanti che non si sono ancora immunizzati, come per i medici. Se una persona costituisce un pericolo sociale deve essere allontanata. Stesso discorso vale per gli studenti: i vaccini salvano le vite, di tutti. Quindi bene all’immunizzazione per la fascia che va dai 12 ai 16 anni”.
“Se il Ministero non attiverà urgentemente il promesso tavolo della Dirigenza e non onorerà gli impegni presi” – spiega – è pronto a “far scattare, con il nuovo anno scolastico, un sit-in con sciopero della fame e della sete a oltranza fino ad arrivare alla proclamazione della disobbedienza civile”.
Intanto sulla vaccinazione degli insegnanti ci sono regioni di “eccellenza” e regioni ancora sotto all’80% rispetto alla prima dose, ma la media nazionale, è pari all’85%.
La Regione Lazio ha programmato un programma innovativo rispetto alla vaccinazione della fascia 12-16 anni: sarà possibile prenotare a breve, vaccinazione Pfizer e le prime somministrazioni potranno già essere fatte nella settimana tra il 18 e il 23 luglio presso gli hub, puntando ad arrivare al completamento prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Ilaria Montenegri