Cresce il ricorso all’istruzione parentale, cioè alle lezioni tenute in casa dai genitori. Istruttivo diventa il caso dell’Alto Adige, che è interessante monitorare anche per il ricorso ai test nasali.
A rendere interessante la sperimentazione attivata nelle scuole della regione è il recente nulla osta ottenuto dal ministro dell’istruzione Bianchi.
Nelle scuole dell’Alto Adige vengono eseguiti test nasali su base volontaria, utilizzando i kit approvati a livello statali. La regione è stata tra le prime ad aderire al progetto di screening del Governo, che prevede test salivari da effettuare all’interno degli istituti.
Dato ciò l’assessore altoatesino alla scuola in lingua tedesca Philipp Achammer nei giorni scorsi ha partecipato ad una videoconferenza con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dove ha sottolineato che la propria provincia effettua un numero maggiore di test rispetto ad altre regioni italiane.
Quindi ha richiesto la possibilità di allentare le restrizioni, consentendo agli alunni che hanno effettuato il test di non utilizzare la mascherina durante le lezioni in presenza, rimuovendo l’obbligo.
L’aspetto su cui si è puntata l’attenzione è il fatto che in Alto Adige molti genitori hanno deciso di tenere a casa bambini e ragazzi per avviare un percorso di “homeschooling”, optando dunque per l’istruzione domestica o attraverso gruppi organizzati di genitori.
Secondo una stima rilevata all’inizio del mese di ottobre, si calcola che le richieste di istruzione parentale in Alto Adige, solo nelle scuole di lingua tedesca, abbiano raggiunto quota 575 domande, provenienti principalmente dal settore della scuola primaria.
Il ministro dell’Istruzione Bianchi, da parte sua, ha mostrato ampia disponibilità, sottolineando la necessità di un approfondimento da un punto di vista tecnico-giuridico.
Nel corso della videoconferenza con il ministro Bianchi, Achammer ha affrontato il tema della modifica della legge sull’istruzione parentale recentemente approvata in Consiglio provinciale. Achammer e Bianchi hanno convenuto come il tema della libertà di insegnamento sia previsto dalla Costituzione.
Si tratta di vedere ora se l’esempio sarà seguito in altre aree del paese.
Dott.sa Ilaria Montenegri