“Niente caccia alle streghe sulla Dad”: parola del Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.
Un riconoscimento del valore della didattica a distanza ancora più importante, se consideriamo l’allarme lanciato dallo stesso ministro appena l’altro ieri sulle difficoltà che sta vivendo la scuola.
In particolare la preoccupazione esternata solo ventiquattro ore prima era relativa alle questioni amministrative. E’ chiaro allora che la didattica a distanza, e in generale gli strumenti digitali, viene vista come una risorsa per permettere di eliminare le tante incombenza gestionali alle quali si deve fare fronte anche per le questioni più banali.
Pensiamo per esempio alle procedure di controllo in caso di consigli di classe e incontri con i genitori.
A causa dell’emergenza sanitaria, anche solo organizzare una semplice riunione diventa un’impresa. Non a caso proprio in questi giorni è in corso un dibattito attorno alla modalità online delle riunioni, alla quale stanno ricorrendo sempre più scuole.
Se fino allo scorso anno un’alta percentuale di genitori preferiva il tradizionale incontro in presenza, oggi la situazione è ribaltata. Non solo, come emerge dalle testimonianza raccolte da orizzontescuola.it, anche a seguito delle preoccupazioni della variante sudafricana del Covid la stragrande maggioranza dei genitori e degli insegnanti non vuole sentire parlare di incontri in presenza.
L’impennarsi dei contagi sta facendo cadere tutte le speranze circa un tranquillo anno scolastico in presenza. A quanto pare sarà un altro anno “vissuto pericolosamente”.
Grazie alla Dad lo sarà molto meno e abbiamo la garanzie che la continuità didattica non sarà compromessa. Permetteteci una considerazione: le critiche immotivate contro la Dad sono inutili parole al vento. Speriamo che la posizione espressa dal Ministro Bianchi contribuisca a far riflettere chi è ancora restio.
Direttore Dott. Alberto Barelli