NASCONO I NUOVI PERCORSI QUADRIENNALI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI SECONDO GRADO: IN PARTENZA LE PRIME MILLE CLASSI

fonte: miur.gov.it

Pubblicato sul sito del Ministero dell’Istruzione l’avviso destinato alle scuole per la costituzione delle nuove classi di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di II grado. Saranno ben mille le prime classi che sperimenteranno il nuovo orientamento.

La sperimentazione nasce in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Come ci fa sapere il Ministero, i percorsi quadriennali sperimentali assicurano l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi di riferimento, compreso l’insegnamento trasversale dell’educazione civica.

A caratterizzare i nuovi indirizzi sarà il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa consentita dall’autonomia delle istituzioni scolastiche, la didattica laboratoriale, l’adozione di metodologie innovative. Tra queste la didattica digitale e tutte le risorse strumentali e professionali disponibili nell’organico dell’autonomia.

Potranno presentare progetti di innovazione metodologico-didattica finalizzati alla realizzazione dei percorsi quadriennali:

  • le istituzioni scolastiche che organizzano percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, sia statali che paritarie. Percorsi riferiti agli indirizzi di liceo e di istituto tecnico, che saranno avviati a partire dall’anno scolastico 2022/2023;
  • le istituzioni scolastiche che organizzano percorsi di istruzione professionale, che saranno avviati a partire dall’anno scolastico 2023/2024.

Sarà possibile fare domanda, per l’attivazione dei percorsi sperimentali solo: fino al 4 gennaio 2022.

La valutazione delle proposte progettuali è demandata ad apposite Commissioni tecniche territoriali nominate dagli Uffici scolastici regionali. Le graduatorie dei progetti approvati saranno pubblicate sui siti degli Uffici scolastici regionali entro il 21 gennaio 2022 e trasmesse al Ministero per i provvedimenti di competenza.

Successivamente, sulla base degli esiti a livello regionale, il Ministero potrà procedere con compensazioni fra i territori regionali dei posti disponibili.

Dott.ssa Ilaria Montenegri

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