Mentre si profila all’orizzonte l’uscita dalla pandemia, si inizia a pensare come far tesoro anche per la scuola di questi terribili anni di emergenza.
Il primo risultato che sembra concretizzarsi è costituito certamente dalla volontà di coprire le cattedre vuote, attraverso il reclutamento di un numero di insegnanti mai avvenuto prima. Prova concreta è la volontà di procedere entro i prossimi mesi con la riapertura delle graduatorie, per le quali ci sono sempre più segnali.
Altro tema su cui si sono fatti progressi è la diminuzione del numero degli alunni per classe. Su questo fronte tanto c’è ancora da fare ma sono lontani i tempi in cui le cosi dette classi-pollaio erano la normalità in tante aree del paese.
Un altro aspetto fa quindi ben sperare sul fatto che non tutto il male sia venuto per nuocere. La sospensione della didattica in presenza, infatti, ha portato a compiere quel salto in avanti rispetto al rinnovamento della didattica.
L’utilizzo della didattica a distanza ha infatti imposto a istituti e insegnanti di adeguarsi sia dal punto di vista degli strumenti che della formazione.
La formazione continua è il grande principio che è entrato a far parte del patrimonio di ogni insegnante. Aggiornarsi e stare al passo con i nuovi tempi è la parola d’ordine per chi ha la responsabilità di formare i cittadini di domani e il potenziamento della posizione in graduatoria è l’occasione giusta per compiere un ulteriore passo in questa direzione.
Direttore Dott. Alberto Barelli