Non solo i matematici. Ora anche gli italianisti scendono in campo contro la riforma della formazione dei docenti. Ci manca che si aggiungano alla tenzone gli insegnanti di educazione fisica e l’accerchiamento del ministro Bianchi sarebbe completo.
A prendere una dura posizione contro il provvedimento approvato nelle scorse settimane è l’Associazione degli italianisti, che avanza un’argomentazione non peregrina:
“(…) risulta particolarmente grave la sovrapposizione tra il corso iniziale triennale (o comunque i primi anni di studio universitario) che deve formare gli studenti sui fondamenti di base delle discipline e il percorso 60 cfu. Ciò rischia di compromettere e rallentare il corretto svolgimento degli studi, con conseguenze negative non solo sulla preparazione degli aspiranti docenti ma su tutto il sistema universitario”.
VERSO LO SCIOPERO DEL 30 MAGGIO
Intanto i sindacati stanno preparando lo sciopero generale del 30 maggio e non passa un giorno che non si aggiunga un motivo di protesta in più. A sindacati e insegnanti si stanno inoltre aggiungendo gli aspiranti docenti, inviperiti per l’eccessivo livello di difficoltà delle prove dei vari concorsi.
CLIMA CALDO SULLE MASCHERINE
Non bastasse tutto questo è arrivato il caldo. E cosa c’entra il caldo direte voi? C’entra eccome, A surriscaldare il clima, nel senso vero del termine, è la questione delle mascherine in classe. Il passo indietro rispetto alla sospensione dell’obbligo di indossare la protezione sta creando sempre più malumori. Per L’Anief l’uso prolungato della mascherina, unita alla temperatura alta, rischia di creare problemi alla salute dei ragazzi e chiede un ripensamento.
Ovviamente non entriamo nel merito. Aggiungiamo che in questo caso la protesta preoccupa meno il ministro, dovendo gestire in merito ben altre beghe. Sulle mascherine, infatti, nel Governo è… guerra di tutti contro tutti.
Non possiamo neanche sperare nella pausa estiva: come abbiamo anticipato ieri le prove del Concorso straordinario rischiano di svolgersi ad agosto. Se il momento è caldo, per il ministro dell’istruzione le prospettive sono roventi
Direttore Dott. Alberto Barelli