Conto alla rovescia per l’iscrizione a un secondo corso di laurea o a un master. Da settembre, con l’apertura dell’anno accademico 2022-2023, entra infatti in vigore la legge con la quale viene abrogata la norma che prevede il divieto, risalente al 1933.
La normativa prevede che sarà possibile iscriversi contemporaneamente a due percorsi di laurea (purché non appartenenti alla stessa classe) o a una laurea e a un master.
I due percorsi possono essere sostenuti anche presso due diverse università. Per le modalità di iscrizione si tratterà comunque di seguire le disposizioni contenute nei decreti ministeriali, soprattutto se i corsi prevedono la frequenza obbligatoria.
E’ proprio relativamente alla frequenza obbligatoria che è stata sempre prevista l’incompatibilità.
Tra la partecipazione al corso di specializzazione per il sostegno (TFA) e a qualsiasi percorso che riconosce punteggi.
Come è comprensibile, l’entrata in vigore della legge che consente l’iscrizione a due corsi di laurea ha aperto le speranze anche da parte di chi è interessato al TFA.
A questo riguarda va sottolineato che le nuove disposizioni non riguardano espressamente il corso per il sostegno. Quindi, a meno che non venga promulgato un decreto specifico, l’incompatibilità resta in vigore.
Il problema, salve diverse disposizione previste nel bando del singolo ateneo, si pone soltanto relativamente alla frequenza del corso dopo il superamento delle preselezioni.
Vedremo se il prossimo anno anche per il TFA saranno previste regole diverse.
Tuttavia deve essere chiaro che la nuova legge, non avendo valore retroattivo, non riguarda il percorso per il sostegno attualmente in svolgimento.
Direttore Dott. Alberto Barelli