Valditara: “70mila assunzioni in arrivo con nuovo sistema di reclutamento. Percorsi specifici per il sostegno”

Lunga intervista per il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al quotidiano “La Nuova Sardegna”. Il titolare del dicastero di Viale Trastevere tocca diversi argomenti dell’attualità scolastica tra cui anche quello riguardante il personale scolastico. 

“Prevediamo l’introduzione di un nuovo sistema di reclutamento che porterà all’assunzione di 70mila docenti, molti dei quali precari. Questo è un argomento che mi sta veramente a cuore e ci sarà una grande attenzione verso la qualità dell’assistenza e la continuità didattica per i ragazzi in difficoltà, attraverso programmi di formazione specifica”, afferma Valditara.

Sugli stipendi degli insegnanti: “Nonostante l’aumento recente di 124 euro, gli stipendi sono ancora bassi rispetto all’importanza del lavoro svolto. Ritorno qui sul concetto della centralità della scuola e sulla necessità di valorizzare il suo personale attraverso il coinvolgimento delle imprese e dei privati, che sono invitati a investire. Tutti devono comprendere che la scuola è un pilastro fondamentale per la nazione, poiché forma i giovani che guideranno il paese in futuro”.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, nel corso della sua intervista, riguardo al reclutamento. fa riferimento alla proposta inviata alla Commissione Europea, di posticipare al 2025 l’entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento a regime (previsto dal PNRR), fissato per il momento al 2024.

Come abbiamo già riportato, il piano che viene proposto da Valditara riguarda l’assunzione dei docenti precari dalle attuali graduatorie, le Gps, con appositi percorsi formativi e prove in modo da rispondere agli standard richiesti per la selettività delle procedure.

Per il 2023 si prospetta dunque una nuova fase transitoria rispetto a quella fissata dalla legge 79/2022, che consentirebbe di mandare in cattedra prima a tempo determinato nel 2023/24 e poi a tempo indeterminato  dal 2024/25 i docenti che saranno presenti nelle graduatorie provinciali.

Fonti parlamentari vicine al Ministero dell’istruzione e del Merito riferiscono che una delle proposte a cui si potrebbe lavorare sarebbe quella di assumere subito circa 20mila nuovi insegnanti già a settembre 2023. Si tratterebbe di assumere questi supplenti con 3 anni di servizio a tempo determinato e, dopo un anno e una prova finale da superare, trasformare il contratto in assunzioni a tempo indeterminato.

Il concorso riservato sarebbe destinato ai docenti già abilitati e agli specializzati sul sostegno che si trovano nelle graduatorie delle Gps, nonché ai docenti di seconda fascia. La prova prevista si comporrebbe di uno scritto su contenuti di tipo psico-pedagogico, una lezione da tenere davanti a una commissione con membri esterni alla scuola dove si presta servizio e un orale sulle materie di disciplina. Nel corso dell’anno, pur lavorando, i docenti dovranno acquisire da 30 a 60 crediti universitari come previsto già dal Pnrr (insieme alla laurea) per la formazione iniziale.

A tal proposito però, bisogna ricordare che manca il DPCM sulla formazione iniziale e l’abilitazione.

Gaia Lupattelli

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