QUALITA’ DELL’ISTRUZIONE: L’ITALIA E’ ULTIMA IN EUROPA

Italia all’ultimo posto in Europa per qualità di istruzione secondo i dati del Rapporto sui Sustainable Development Goals (SDGs) adottati con l’Agenda 2030 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Si tratta di uno studio articolato, basato su 139 indicatori e quasi 400 voci.
CARENZE IN MATEMATICA E GRAMMATICA
Particolarmente gravi le carenze nei ragazzi che frequentano le superiori. Ben il 50% degli studenti ha competenza alfabetica e matematica insufficiente. Nello specifico il rilevamento effettuato in questo anno scolastico ha rilevato che la quota di ragazzi dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado che non hanno raggiunto un livello di competenza alfabetica sufficiente è stata del 48,5%. Il dato è simile a quello rilevato nell’anno precedente ma molto superiore rispetto ai risultati precedenti alla pandemia. La percentuale nell’anno scolastico 2018/2019 era del 37,5%.
E’ sempre del 50% la percentuale dei ragazzi con competenza matematica inadeguata. Si tratta di un dato molto più alto rispetto a quello registrato prima della pandemia (39,3% nel 2018/2019).
Poco meno della metà dei ragazzi non ha le competenze digitali di base e neanche la didattica a distanza introdotta per fare fronte alla pandemia ha contribuito a superare il gap rispetto ai coetanti degli altri paesi europei.
Le differenze territoriali a svantaggio delle regioni del Mezzogiorno rimangono ampie.
DISPERSIONE SCOLASTICA
Resta grave il livello di dispersione scolastica. Nel 2022, la quota dei giovani di età fra 18 e 24 anni che sono usciti dal sistema di istruzione e formazione senza aver conseguito un diploma o una qualifica è stimata all’11,5%, pari a circa 465 mila giovani, in miglioramento rispetto all’anno precedente (12,7%). La dispersione scolastica coinvolge maggiormente i ragazzi (13,6%) rispetto alle ragazze (9,1%); le regioni del Mezzogiorno (15,1%) rispetto a quelle del Centro (8,2%) e del Nord (9,9%).

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