Record di cattedre scoperte nel Lazio. A pochi giorni dal suono della campanella gli uffici scolastici della regione sono alle prese con il completamento delle assegnazioni degli incarichi per il nuovo anno. Ma la loro sembra una prova impossibile.
I NUMERI DELL’UFFICIO SCOLASTICO
I numeri forniti dall’Ufficio scolastico regionale sono da paura: all’appello mancano 9mila insegnanti, dei quali ben 6mila soltanto a Roma. Ciliegina sulla torta, mancano anche 1.500 collaboratori scolastici.
Anche questo anno quindi il ricorso alle supplenze registrerà numeri impressionanti. Sicuramente in molti casi il problema non potrà essere risolto per l’inizio delle lezioni. A fare il quadro è la presidente dell’Associazione dei presidi del Lazio Cristina Costarelli, che ricopre l’incarico al liceo Newton. “Venerdì scorso abbiamo ricevuto una nuova richiesta dall’Ufficio Scolastico per sapere di quanti docenti abbiamo bisogno. – spiega Costarelli – Spero non si vada troppo in là coi giorni. Ci sono scuole in enorme difficoltà con 20 docenti in meno, soprattutto sul sostegno”.
I disagi maggiori sono registrati tra gli istituti professionali e i comprensivi. La carenza di insegnanti riguarda in particolare le materie scientifiche (matematica, fisica.
LA PROTESTA DEI SINDACATI
Sul problema i sindacati sono decisi a non fare sconti. “Ci troviamo ancora una volta a rincorrere il problema dell’algoritmo che già da due anni crea difficoltà. – sottolinea – sottolinea Saverio Pantuso della Uil Scuola – Nel Lazio questo sistema non ha funzionato. Avevamo proposto all’USR di tornare alle supplenze in presenza. Con una task force di dirigenti scolastici a disposizione, in meno di una settimana si troverebbero tutte le coperture. Invece si torna sempre alle graduatorie sbagliate”.