“Una delle cose che mi ha colpito è l’importanza di iniziare precocemente l’educazione per sottrarre i giovani che provengono da contesti disagiati da un rischio di dispersione”, queste le parole di Valditara, intervenuto oggi, 12 settembre, presso la Sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito (viale di Trastevere 76/a) alla presentazione in Italia il rapporto del rapporto Ocse “Education at a glance 2023”.
Ecco le parole di Valditara in merito alla dispersione scolastica e al ruolo chiave dei docenti: “Una delle cose che mi ha colpito è l’importanza di iniziare precocemente l’educazione per sottrarre i giovani che provengono da contesti disagiati da un rischio di dispersione”.
“Convincere i genitori a mandare i figli a scuola”
“Soprattutto in certo contesti di fragilità, in alcune materie chiave, un’aggiunta di docenti è fondamentale, anche per consentire un prolungamento del tempo scuola.
L’altra grande sfida è, oltre a investire risorse, è convincere i genitori a mandare i figli a scuola, e ai ragazzi ad andarci, soprattutto in aree critiche.
Non è un caso che la camorra abbia sparato col mitra davanti la chiesa di Don Patriciello”.
E, infine, il capo del dicastero di Viale Trastevere si è concentrato sulle retribuzioni dei docenti: “In tutto l’Occidente c’è una crisi della professione docente, sempre meno attrattiva.
Bisogna ridare autorevolezza sociale a questa funzione strategica, al lavoro più bello del mondo. Dare un futuro ai giovani è il lavoro più bello del mondo. Bisogna dare prestigio sociale ai docenti, per rendere attraente una professione.
Se vogliamo una scuola capace di formare i ragazzi dobbiamo motivare i nostri docenti e i giovani a intraprendere questa carriera, che spesso porta a lavorare lontano da casa.
Una delle grandi emergenze su cui dobbiamo ragionare è rendere attrattiva una professione strategica per il futuro dei nostri Paesi”.