200 euro lordi circa in più al mese. E’ l’aumento di stipendio che si ritroveranno i docenti e il personale Ata da gennaio 2024. Oltre ai 20 euro medi che dovrebbero arrivare dalla firma definitiva all’Aran per il rinnovo contrattuale 2019/21, sono previste infatti una serie di operazioni, che andranno ad accrescere gli stipendi del personale scolastico.
QUESTI GLI INTERVENTI
Va compreso anche il taglio ulteriore del cuneo fiscale (almeno 60 euro), confermato in manovra per chi riceve stipendi bassi (una costante nella scuola), l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef, e il via libera per l’indennità di vacanza contrattuale iper-maggiorata, per combattere l’inflazione (altri 100 euro).
Quest’ultimo provvedimento è stato già approvato dal Governo e resta da applicare fino a quando non si arriverà alla definizione dell’altro Ccnl, il 2022/24.
Senza entrare nel merito delle cifre, il 25 ottobre il ministro per l’Istruzione Giuseppe Valditara ha confermato che “nella nuova finanziaria si proseguirà il discorso sugli investimenti per gli stipendi dei docenti”. Il ministro ha quindi sottolineato: “abbiamo chiuso lo scorso novembre un contratto che da anni era in standby, abbiamo chiuso con un maggiore aumento, oggi ci sono 5 miliardi di euro per il personale statale, una parte importante è destinata al personale della scuola”.
In conclusione Valditara afferma: “a dicembre contiamo di fare avere il primo anticipo (si va da circa 700 a 1.200 euro ndr) e a questo si aggiungerà il taglio del cuneo fiscale, quindi prevedo fondi significativi per il personale del mondo della scuola”.