Pioggia di finanziamenti per il potenziamento della didattica delle materie scientifiche. La cifra è elevata: complessivamente si tratta di ben 1,2 miliardi di euro.
Sono stati infatti attivati i fondi previsti nell’ambito del PNNR ma che erano rimasti bloccati a seguito della caduta del governo Draghi.
SETTORI DI INVESTIMENTO
I finanziamenti saranno investiti nel settore delle tecnologie per l’apprendimento, l’insegnamento delle materie STEM e l’abbattimento del divario di genere. Tali ambiti sono considerati strategici non solo per il sistema formativo italiano, ma per tutto il “sistema Paese”. Di certo ci troviamo di fronte ad una grandissima opportunità per la riqualificazione e la motivazione del personale docente della scuola italiana.
LUCI E OMBRE
Il provvedimento è salutato con favore da tutte le parti sociali ma non mancano ombre. I dubbi riguardano le “istruzioni operative”, che non lasciano la possibilità di monitorare le tante variabili che possono influire sul buon esito dei progetti. A preoccupare è la complessità dell’iter richiesto, che in generale stà provocando ritardi e problemi di ogni genere.
La speranza è che tale opportunità possa rappresentare comunque la svolta per una “transizione digitale” in grado assicurare il rinnovamento dell’sistema formativo italiano