Al via dal nuovo anno accademico il Liceo del Made in Italy. O almeno sulla carta.
A livello ministeriale è infatti tutto predisposto e dal 23 gennaio gli studenti potranno iscriversi attraverso la piattaforma Unica. Ma altra cosa è la fattibilità della sua attivazione concreta da parte delle scuole.
In molti casi i dirigenti sono stati impegnati in una vera e propria corsa contro il tempo per definire l’organico e organizzare le aule per i nuovi corsi. E’ quindi difficile che tutti gli istituti interessati siano stati in grado di attivare il nuovo indirizzo entro il tempo stabilito. Molti istituti stanno decidendo di rinviare l’attivazione all’anno successivo.
ITER DI ATTIVAZIONE
Le richieste di attivazione dei licei delle scienze umane con percorso economico-sociale andavano inviate sia alla Regione che all’Ufficio Scolastico Regionale entro la metà del mese. Entro il 20 gennaio è prevista invece la definizione dell’accordo tra l’Usr e la regione. A questo passo seguirà la trasmissione all’ufficio del MIM dell’elenco delle scuole autorizzate.
Dal 23 gennaio, come anticipato, gli studenti potranno iscriversi, inviando le domande attraverso la piattaforma Unica.
CARATTERISTICHE DEL PERCORSO
Il liceo del Made in Italy propone un piano di studi finalizzato a garantire l’accesso al mondo del lavoro. Nel primo biennio gli studenti affronteranno 891 ore di insegnamento, distribuite tra materie come lingua e letteratura italiana (132 ore), storia e geografia, diritto, economia politica, due lingue straniere, matematica con informatica, scienze naturali, scienze motorie e sportive, storia dell’arte, e religione cattolica o attività alternative.
Altri importanti ambiti di studio includono 66 ore annue di Seconda Lingua e Cultura Straniera, Scienze Naturali, e Scienze Motorie e Sportive. Storia dell’Arte e Religione Cattolica o attività alternative completano l’offerta formativa con 33 ore annue.
L’obiettivo è puntare sull’innovazione e la valorizzazione della creatività. L’iniziativa si inserisce nel contesto di una strategia più ampia per rafforzare l’identità culturale e produttiva dell’Italia, offrendo ai giovani una formazione di eccellenza e una prospettiva lavorativa concreta e in linea con le dinamiche globali.