Migliaia di firme raccolte in pochi giorni per l’abolizione delle classi pollaio.
Puntuale come il Sol leone, ecco che anche quest’anno ripartono le iniziative per ottenere l’eliminazione delle classi troppo affollate a partire dal prossimo settembre.
A sollevare il problema sono alcuni genitori, che hanno promosso una vera e propria petizione. Chiaro il titolo scelto per l’iniziativa: “Classi più snelle anziché meno classi”.
SCENDE IN CAMPO LO SCRITTORE GALIANO
I genitori spiegano le proprie ragioni riproponendo le parole del docente e scrittore Enrico Galiano, intervenuto recentemente sul problema. “Per esempio, chiederei che il numero massimo degli studenti per classe non fosse più di 15, ma per fare una cosa del genere si dovrebbe raddoppiare il numero di insegnanti e per questo servono investimenti. – spiega Galiano – Poi chiederei che le aule si adeguassero: non solo perché il 40% delle scuole non sono a norma di sicurezza, ma anche perché la didattica è cambiata e non possiamo più concepirla come banco/cattedra/lavagna, la scuola non è più quella cosa lì e le aule dovrebbero essere ripensate in maniera dinamica, libere da limiti spaziali. E poi oggi non ha senso la divisione rigida delle materie: il sapere è più interdisciplinare e dovrebbe esserci maggiore sinergia tra gli insegnanti”.
Nella petizione viene spiegato come classi con pochi alunni permettano la creazione di un ambiente di apprendimento più efficace e stimolante. Quindi vengono elencati i punti forza dei gruppi di apprendimento composti da meno di venti alunni, si possono annoverare:
PUNTI DI FORZA DI CLASSI CON POCHI ALUNNI
Tra i benefici conseguibili attraverso la riduzione del numero degli alunni sono indicati la possibilità di assicurare una maggior e attenzione individuale, mentre per i docenti è possibile tenere conto delle esigenze specifiche. Inoltre è possibile permettere agli studenti di svolgere una partecipazione attiva.
Un altro aspetto positivo è che si ha più tempo per lo scambio di idee e opinioni e per stimolare la creatività e il pensiero critico. In ultimo importante è la migliore gestione del tempo.
“le classi con pochi bambini favoriscono la creazione di un clima di apprendimento positivo, caratterizzato da un maggiore senso di sicurezza e benessere emotivo tra gli studenti. – spiegano i promotori della petizione -Ben si comprende come un ambiente stimolante e accogliente favorisca il successo scolastico e il benessere psicologico degli alunni. In conclusione, le classi con pochi alunni offrono numerosi vantaggi a supporto di un apprendimento significativo”.
Chissà che non sia la volta buona e che il problema venga risolto definitivamente. Iniziare il nuovo anno scolastico con classi di massimo quindici alunni sarebbe davvero una gran cosa. Ma visto che la questione non è mai stata risolta da anni il dubbio che per ottenere l’obiettivo si dovranno attendere le conseguenze della decrescita della natività resta legittimo.