Il decimo ciclo del TFA sostegno ci sarà e partirà in primavera. Ad averlo anticipato lo stesso Ministro Valditara parlando dei percorsi per conseguire la specializzazione sul sostegno.
Il TFA sostegno
Il classico percorso per conseguire il titolo, quindi, sarà avviato parallelamente ai percorsi Indire rivolti a docenti con almeno tre anni di servizio su posto specifico e a coloro che possiedono un titolo estero non riconosciuto. In attesa del Decreto forniamo indicazioni sull’accesso al TFA, secondo le modalità dei precedenti cicli.
Prove d’accesso
Per accedere ai percorsi di specializzazione è necessario superare le previste prove d’accesso, consistenti in:
- test preselettivo
- una o più prove scritte ovvero pratiche
- una prova orale
Il test preselettivo per l’accesso ai corsi di specializzazione è articolato come segue:
- composto da 60 quesiti con cinque opzioni di risposta, di cui solo una corretta;
- almeno 20 quesiti sono finalizzati a verificare le competenze linguistiche e la comprensione del testo in lingua italiana;
- ogni risposta corretta vale 0,5 punti, mentre le risposte errate o non date valgono 0 punti;
- la durata del test è di due ore.
Criteri di superamento del test
Accedono alla prova scritta:
- un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili per ciascun Ateneo;
- in caso di parità, sono ammessi anche coloro che ottengono il punteggio dell’ultimo candidato ammesso.
Specializzazione sul sostegno: percorsi INDIRE per docenti
Nel 2025 partiranno anche i percorsi INDIRE per la specializzazione sul sostegno, rivolti a docenti con almeno tre anni di servizio su posto specifico e a coloro che possiedono un titolo estero non riconosciuto. Previsti dal DL 74/2024, convertito in legge 106 del 29 luglio 2024, i percorsi dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2025, anche se sarà probabilmente necessario avviarne più cicli.
Requisiti di accesso per il percorso da 30 CFU
Per accedere ai percorsi da 30 CFU, i candidati devono soddisfare uno dei seguenti requisiti:
- aver svolto servizio su posti di sostegno per almeno tre anni scolastici, anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni, nelle scuole statali o paritarie, nello stesso grado di istruzione;
- possedere un titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero, rinunciando al riconoscimento del titolo in seguito a contenzioso.
