Il nuovo anno scolastico inizia affidandosi alla Didattica Digitale Integrata (DDI). La didattica a distanza e attraverso gli strumenti digitali viene così riconosciuta come una risorsa fondamentale, tanto da costituire assieme alle lezioni in presenza il fondamento della formazione. Parlare di didattica significa quindi parlare di DDI, sigla sotto la quale viene regolamentata in pratica tutta l’attività didattica della scuola da svolgere online. In soldoni anche la didattica digitale viene istituzionalizzata e nulla più viene lasciato al caso. Le scuole hanno avuto tutto il tempo necessario per organizzarsi.
Con la DDI, così come per la didattica in presenza, saranno segnate le assenze e gli studenti, e i docenti, dovranno eventualmente giustificarle.
Le scuole dovranno verificare e monitorare i collegamenti degli studenti e in caso di difficoltà relative alla connessione / utilizzo degli strumenti per la didattica a distanza, dovranno intervenire per superarle.
Il Ministero dell’Istruzione ha provveduto ad inviare alle istituzioni scolastiche le risorse necessarie per dotare gli alunni meno abbienti degli strumenti informatici per garantire loro il collegamento alla DDI.
Criteri e modalità di adozione della DDI.
Le scuole dovranno adottare le piattaforme da utilizzare per lo svolgimento della DDI Didattica digitale integrate. Nello specifico le piattaforme digitali in dotazione alle scuole sono le seguenti:
- Il registro elettronico con le sue funzioni.
- La Google Suite for Education (o GSuite).
- La GSuite in dotazione è associata al dominio della scuola e comprende un insieme di
applicazioni sviluppate direttamente da Google, quali Gmail, Drive, Calendar, Documenti, Fogli, Presentazioni, Moduli, Hangouts Meet, Classroom, o sviluppate da terzi e integrabili nell’ambiente, alcune delle quali particolarmente utili in ambito didattico. E’ vietato, invece, l’utilizzo di WhatsApp o di altre chat.
Gaia Lupattelli