Fonte: La Repubblica, 25 settembre 2020
Il decreto del ministero introduce valutazioni “senza più numeri”, ma solo alla fine dell’anno scolastico Nel primo quadrimestre la votazione è in decimi.
Via i voti dalla pagella, anzi no. Vacilla la rivoluzione dell’eliminazione dei numeri e l’introduzione del giudizio. Il provvedimento, deciso durante il lockdown della scuola, prevedeva l’eliminazione dei i voti in decimi dalle pagelle degli alunni della scuola primaria. Ma ora la realtà è che la rivoluzione si è fermata, dal momento che la pagella del primo quadrimestre vedrà ancora registrati i voti. Il giudizio comparirà solo su quella di fine anno ma, accisano docenti e genitori, così sarà il caos. Antonello Giannelli, portavoce dei presidi (Anp), è netto: «Occorre un atto legislativo: la valutazione è un processo unico, non può essere fatta prima in numeri poi coi giudizi». Il disagio è talmente grande che il Movimento di cooperazione educativa invita alla disobbedienza: «Il nostro invito è a non usare i voti numerici — spiega responsabile nazionale Anna D’Auria — in alternativa chiediamo che i collegi dei docenti decidano, con una forzatura, di compilare solo la pagella finale dove sono previsti i giudizi. Nella complessità della riapertura della scuola in emergenza non possiamo dimenticarci dell’aspetto pedagogico: la valutazione non è estranea alla progettazione didattica». Rimediare è difficile e si tratta di una corsa contro il tempo. In attesa di una soluzione definitiva si attende il giudizio della commissione ministeriale, che si dovrà pronunciare entro ottobre con le indicazioni relative all’applicazione della nuova valutazione.
Ilaria Venturi