Fonte: Il Sole 24 Ore, 28 settembre 2020
Due tamponi in 24 ore, entrambi con risultato negativo, ed un certificato firmato dal medico di famiglia, o dal pediatra: questo servirà per uscire dall’isolamento e poter tornare in classe. A chiarire la questione, che ha generato interrogativi per giorni, è stata una circolare del Ministero della Salute inviata a ministeri, Regioni e associazioni varie. Il chiarimento, che di fatto ribadisce le indicazioni già fornite ad agosto dall’Iss, si è reso necessario dopo alcune fughe dei governatori che soprattutto sui certificati stavano procedendo in ordine sparso. A caldeggiarlo è stato lo stesso Ministero dell’Istruzione che, nel frattempo, dal 28 settembre avvia un monitoraggio dei contagi scuola per scuola. Ogni lunedì i singoli istituti dovranno aggiornare il loro bollettino interno su eventuali casi di contagio e giorni di chiusure. Continua, poi, la partita dei test salivari a cui sottoporre docenti ed alunni per favorire uno screening di massa. Per Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Cts. “il test antigenico rapido utilizzato attualmente negli aeroporti potrebbe essere quello più adatto ad essere impiegato nelle scuole”.
Eu. B.