Sono più di 135 milioni le mascherine chirurgiche consegnate nelle scuole italiane. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il Ministro all’Istruzione Lucia Azzolina. Non tutte le Regioni le hanno ancora ricevute. Come riporta il sito dedicato esclusivamente alla distribuzione delle mascherine, 24 milioni di esse sono state consegnate in Lombardia, 15 milioni nel Lazio, 12 in Campania, 11 in Sicilia, 10 in Veneto ed Emilia Romagna. Seicentomila mascherine sono state distribuite in Molise e 300mila in Valle d’Aosta. Le mascherine, consegnate a studenti e personale scolastico, sono usa e getta come stabilito dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), che ha anche stabilito che, con il rispetto del metro di distanza, si potranno abbassare. Le mascherine verranno distribuite per tutto l’anno scolastico e si stima un numero di mascherine non riciclabili, ma usa e getta, che supererà due miliardi e 200mila euro.
Ma una volta che ogni scuola ha ricevuto le mascherine ed ogni studente l’ha utilizzata, come si smaltiscono?
La domanda è di per sè un problema. Lo smaltimento complessivo aggraverà le operazioni di smaltimento. Con il rapporto n.26/2020 del 18 maggio, l’Istituto Superiore di Sanità, ha dato delle utili indicazioni per lo smaltimento delle mascherine nei luoghi di lavoro, dunque anche per le scuole. I contenitori, che devono specificare la raccolta di mascherine usate, dovrebbero, preferibilmente, essere situati in prossimità delle uscite, così da prevenire percorrenze di spazi comuni, come corridoi, scale o ascensori, senza mascherina o guanti e senza possibilità del distanziamento fisico. I contenitori dovranno garantire un’adeguata aerazione per prevenire la formazione di potenziali condense e conseguente potenziale sviluppo di microrganismi, e collocati preferibilmente in locali con adeguato ricambio di aria e comunque al riparo da eventi meteorici.
Prima della chiusura del sacco, il personale dedicato deve provveda al trattamento dell’interno del sacco mediante spruzzatura manuale di idonei prodotti sanificanti. Solo una volta chiuso con nastro adesivo o lacci può avvenire il prelievo del sacco di plastica che sarà conferito tra I rifiuti urbani indifferenziati, e come tali conferiti allo smaltimento diretto secondo le regole vigenti sul territorio di appartenenza.
Mirna Ventanni